
In tutta Italia Carnevale è sinonimo di dolci della tradizione, e Torino non fa eccezione. Anche qui si frigge, e le vetrine delle pasticcerie si riempiono di opulenti vassoi ricolmi di dorate bugie, zeppoline, frittelle di mele.
Bugie è il nome torinese per indicare quelle che lungo lo Stivale, con le dovute sfumature, si chiamano chiacchiere, crostoli, galani, cenci, frappe e via dicendo. Pur nelle loro variazioni territoriali, sono tutti riconducibili a un unico dolce – per chi volesse saperne di più su storia e origini, ne abbiamo parlato qui – e anche in Piemonte a seconda della zona diventano gale, gasse, risòle.
A prescindere dal nome, queste sottili strisce di pasta fritte (qualcuno le fa anche al forno) ricoperte un velo di zucchero sono le specialità che accompagnano maschere, coriandoli e l’allegria del periodo carnevalesco, e nessuno riesce a rinunciarci.
A Torino si trovano nella versione classica – a forma di rettangolo, losanga o fiocchetto – che ognuno personalizza con un tocco alcolico (solitamente rum, Marsala, Brandy) o con scorza di agrumi, e ripiena, una sorta di saccottino gonfio e gustosissimo, che racchiude avvolgenti creme o confetture. Nei gusti vince la tradizione, ma non manca qualche indovinata rivisitazione, ad esempio con le bugie salate, perfette per l’aperitivo. Ma dove comprarle? Abbiamo scelto 4 indirizzi dove andare a colpo sicuro.
Si trova nel quartiere Parella la Pasticceria Capello, nata nel 1956 e oggi in mano alla famiglia Alosa. Caffetteria e pasticceria, assicura una proposta variegata che soddisfa ogni pausa della giornata e le ricorrenze che si susseguono nel corso dell’anno. A Carnevale sono immancabili le bugie classiche, asciutte e friabilissime, proposte sia rettangolari che in forma di fiocchetto. Belle gonfie e farcite il giusto le ripiene, che all’interno racchiudono confettura o crema e sono fritte ad arte, come anche le zeppoline, deliziose sia con crema chantilly che con quella gianduia. Originali le castagnole, arricchite da nocciole piemontesi.
Pasticceria Capello – Via Vittorio Asinari di Bernezzo, 48 – pasticceriacapello.com
Nome di punta della pasticceria torinese, Giovanni Dell’Agnese è un professionista esperto e rigoroso, che nel suo locale in zona Mirafiori sposa lavorazioni artigianali e le migliori materie prime in un’offerta che ben onora la tradizione locale ma è attenta a stare al passo con i tempi. Qui nel periodo di Carnevale la scelta è davvero ricca e tutta meritevole di assaggio. Ottime le bugie classiche (l’impasto è aromatizzato con rum e Marsala) e le ripiene (che qui si chiamano agnolotti) farcite con confettura di albicocca o crema gianduia. A chi ama sperimentare consigliamo le bugie salate (su ordinazione), perfette per accompagnare un aperitivo con gli amici, e l’intrigante variante “scura” con impasto al cacao e spumante, disponibile il sabato e la domenica. Tra le altre specialità da provare ci sono il Fiocco di neve, una piccola zeppolina dal cuore di crema al limone di Sorrento (imperdibile), le tradizionali frittelle di mele e le opulente veneziane, dal saporito impasto con uvetta e scorza di arancia ripieno di zabaione.
Pasticceria Dell’Agnese – Corso Unione Sovietica, 417 – www.dellagnesegiovanni.it
Dal 1921 nell’elegante palazzo Liberty sotto i portici di via Sacchi, Pfatisch è una notissima firma dell’arte dolce torinese. L’insegna è da sempre rinomata per la qualità della cioccolateria, che a Carnevale si fa arte con le splendide maschere in cioccolato decorate a mano. Imperdibili pure i tipici fritti, in un notevole repertorio e disponibili anche in una bella box degustazione. Perfetta per chi non vuole rinunciare a niente, comprende infatti le zeppoline farcite con zabaione e confettura all’albicocca, e vari tipi di bugie. Ci sono le classiche, il cui impasto è profumato dal Brandy e dalla scorza di limone, le ripiene (di squisita crema gianduia) e quelle in un’inedita variante salata, aromatizzate al basilico e con un tocco di paprika. Infine la tradizionale Caramella Gianduja, qui in una versione tutta cioccolato.
Pfatisch – via Paolo Sacchi, 42 – www.pfatisch.com
Data 1836 la fondazione di Stratta, istituzione cittadina sotto i portici di piazza San Carlo. Accoglie con curatissime vetrine sempre allestite ad arte, ambienti d’epoca molto suggestivi, e lo stemma di “Fornitore della Real Casa” racconta della sua grande storia. La confetteria e il cioccolato sono tra i fiori all’occhiello, cui si aggiungono dolci di ogni tipo, dai lievitati da colazione alle monoporzioni, dai biscotti tradizionali alle torte. Il Carnevale da Stratta è ricco di squisitezze: oltre alle bugie classiche, sottilissime e croccanti, sono da provare pure quelle ripiene con confettura di albicocca o cioccolato, saporite e ben dosate nella farcitura. Da non dimenticare le zeppoline, in un campionario di gusti che mette nell’imbarazzo della scelta, tra crema, zabaione, cioccolato e composta di mele.
Stratta – Piazza San Carlo, 191 – stratta1836.it
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