È vivace e giovane lo spirito gastronomico di Trieste, che si tramanda nelle osmizze – le tipiche case private carsiche aperte al pubblico, per banchettare con salumi locali, formaggi e vini del territorio – e nelle trattorie tradizionali. Ecco i ristoranti tipici da non perdere in città.
Giulio e Valentina Cusma in 10 anni hanno reso questo luogo ricavato da un vecchio magazzino una delle migliori espressioni del repertorio di mare triestino, Tre Gamberi per la guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso. Dalla cucina, ricette tipiche reintepretate con un bel tocco personale, come la granceola appena scottata al vapore e servita con un goccio d’extravergine, il crudo e cotto della casa, i bigoli con sardoni salati, agretti e porro, e uno straordinario fritto misto di mare e di terra. Valide anche le opzioni di carne e quelle vegetariane, così come i dolci (imbattibile la millefoglie con crema chantilly). Rifornita e curata anche la cantina, con numerose referenze regionali, e un focus partioclare sui vitigni autoctoni del Carso e delle vicine Slovenia e Croazia.
Nerodiseppia – via L. Cadorna, 23 – www.trattorianerodiseppia.com
La vicinanza col porto e l’aria di mare invogliano ancora di più a gustare una buona cucina di pesce, che qui viene eseguita con mano sicura e materie prime fresche. I classici vanno dal baccalà mantecato ai sardoni in saor, dalle pappardelle con scampi e rucola ai maltagliati con le canoce, passando per la parmigiana di alici e la grigliata mista. In linea la carta dei vini, attento e garbato il servizio.
Al Nuovo Antico Pavone – Riva Grumula, 2 – www.nuovoanticopavone.it
Nella sua caldaia sobbolle ogni bendidio ricavato dal suino, tipica “merenda” triestina insieme a crauti e patate in “tecia”, nel rispetto della più antica tradizione cittadina. Buffet da Pepi è un nome storico della ristorazione locale, gettonato sia dai turisti che dagli affezionati del luogo. L’ambiente genuino e il servizio informale completano il quadro.
Buffet da Pepi – via Cassa di Risparmio, 3 – www.buffetdapepi.it
Nella prima periferia della città, un’osteria tipica, semplice ma curata, dove trovare tante proposte golose capaci di raccontare il territorio. Una tavola centrata sulla materia prima, dalle capesante gratinate alle vongole, squisite nella zuppa calda o insieme ai canonici spaghetti. Buona la lasagna alla pescatora, ottimi i panzerotti di mare e sempre valido il pescato del giorno, al forno o alla griglia. Cantina regionale, con tanto di sfuso della casa molto piacevole.
Alle Rondinelle – via Orsera, 17 – www.ristoranteallerondinelle.com
Tanti i locali triestini incentrati sui buffet, ma questo è uno dei più popolari, probabilmente perché non ha mai ceduto alle lusinghe turistiche. Il cuore è una caldaia in cui sobbollono tutte le parti migliori del maiale: carré, porcina (o spalla), cotechino, pancetta, salsicce di Cragno, oltre alla lingua di vitello. Ingredienti che finiscono in panini caldi o succulenti piatti misti. Servizio veloce e sorridente.
Da Siora Rosa – p.zza A. Hortis, 3
Una cucina semplice, corposa, fatta con il pescato del giorno, protagonista di ogni portata. Si comincia con baccalà mantecato, insalata di merluzzo e patate o sarde in saor, per proseguire con pasta fresca alle vongole: una garanzia. C’è qualche bottiglia ma si beve principalmente vino della casa.
Alla Valle – via della Madonna del Mare, 18b – facebook.com/trattoriaallavalletrieste/
a cura di Michela Becchi
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