Notizie / Ristoranti / Tortelli da sogno in un rifugio per cacciatori immerso nelle montagne lombarde

Fuori porta

Tortelli da sogno in un rifugio per cacciatori immerso nelle montagne lombarde

Tra le vallate di pinot nero dell’Oltrepò Pavese si cela un agriturismo incredibile, nato dentro a un castello di un borgo disabitato

  • 19 Agosto, 2024

L’Oltrepò inizia e finisce da Wildmann. Tra le vallate di pinot nero dell’Oltrepò Pavese avevamo sentito sovente il nome di questo agriturismo. Spesso era storpiato, a volte associato a racconti e aneddoti al limite del reale: “apre solo per gli amici”, “non è per tutti”, “ha un che di misterioso”. Per raggiungerlo bisogna armarsi di pazienza, impostiamo spotify su The River di Springsteen e c’inerpichiamo tra autostrade di vigne fino a raggiungere il borgo disabitato di Ruino.

L’agriturismo nel castello

Siamo a 600 metri di quota, la bella strada in ciottoli introduce il borgo, si prosegue a piedi. Il padrone di casa è Marco Goia, per 30 anni ha fatto l’enologo in alcune note realtà della zona. «All’inizio era un gioco. Wildmann nasce come casa di caccia per i soci della riserva e per ospitare gli amici nel week end. Il passaparola è stato forte e abbiamo aumentato i servizi».

L’agriturismo è all’interno del castello, non mancano teste di animali e pelli. Un giovane padre spiega dolcemente al figlio che la lepre ha appena lasciato sulla sedia il cappotto per andare a fare una passeggiata nel bosco circostante. Dalla terrazza si gode un panorama a 360 gradi: Monte Penice, Milano in lontananza, Pavia. Tutto, ma proprio tutto, l’Oltrepò.

Tortelli incredibili

Cala un religioso silenzio davanti i tortelli fatti in casa, ripieni di ricotta, erbette, burro e salvia. La qualità della sfoglia è incredibile, sottilissima, praticamente un guanto. La farcia è un ricamo di sapori. Ci è scesa una lacrimuccia tra un paio di bottiglie di Metodo Classico e Buttafuoco. Buonissima anche la tartare di varzese, i porcini impanati e fritti, gli gnocchi di patate ortica, menta e il formaggio di capra del mitico Boscasso (caseificio da non perdere).

Sulle ali dell’entusiasmo testiamo anche i ravioli di daino al sugo di arrosto e il capriolo tonnato. Chiudiamo sui salumi della casa. I tortelli di Monica non si battono: caramelle! La proprietà dispone di un orto, frumento, cereali e coltivazioni a perdere per gli ungulati. E di sette stanze per chi vuole prolungare la sensazione di sostare in quota. L’agriturismo è aperto solo da giovedì sera a domenica.

Azienda agricola Wildmann – via Principale, 27040 Colli Verdi PV – Tel. 335 5458309 Facebook

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La ristorazione italiana sta dando prova di grande vitalità e maturità (antispreco e sostenibilità sono ormai voci “fisse” dei menu, crescono le proposte vegane e salutari di alto profilo). Per questo dopo l’anno zero della pandemia, la guida torna con voti e classifiche. Oltre 2000 indirizzi e tante novità fra ristoranti, trattorie, wine bar e locali etnici (segnalati, rispettivamente, con il simbolo delle forchette, dei gamberi, delle bottiglie e dei mappamondi) per consentire a ciascuno di trovare l’indirizzo giusto.