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A Napoli un dj ha rivoluzionato il cibo di strada con i suoi ravioli cinesi

Dumpling che contengono mondi quelli di Luca Affatato, varie vite passate da informatico, dj, producer, cuoco, e che dal 2021 ha rotto tutti gli schemi del cibo di strada partenopeo con i suoi ravioli cinesi

  • 19 Luglio, 2024

C’era una volta un informatico napoletano, con la passione per la musica e per i ravioli. Inizia così la storia di Bop Dumpling, da un uomo stufo di stare in ufficio incollato al pc. La sua è una scelta e un modo di intendere la vita da anarchico. Non ama le regole, non insegue il guadagno, tantomeno la fama o la visibilità. Ha messo su una bottega di ravioli cinesi, sembra la camera di un ragazzo che fantastica nel mondo dei manga e ama la chiacchiera. Sia chiaro che nei dumpling di Luca Affatato si racchiude un’anima visionaria, ben consapevole delle regole di cucina, delle tecniche, con una creatività vivacissima. Ogni raviolo ha la sua forma, curatissima, i ripieni sono una musica, fusione di più culture, accenti, dialetti e, una volta che affondi il morso, «Wow» è la prima cosa che pensi.

Bop Dumpling

Appena scatta l’ora di apertura, più o meno alle 19.30, lungo la strada in salita, nel quartiere Arenella, c’è chi si fionda al banco di Bop per parlare con Luca. Attraverso il gusto e il suo pensiero libero attrae le persone come una calamita. Il menu cambia nella quotidianità, più o meno, le regole proprio non gli piacciono. Viene comunicato con una storia su Instagram, anche se di post ne troverete pochi. Concretezza, umiltà, logiche da chef un po’ innate, un po’assimilate nel tempo. Il costo di un dumpling, navicella spaziale del gusto, è 1,80 euro. L’omakase è l’esperienza giusta da fare: 9 ravioli cotti per 9 minuti al vapore, 15 euro. Passati prima per l’abbattitore, si mantiene meticolosamente la catena del freddo. Poi, dopo l’ordinazione, passano nella vaporiera, cottura delicata. C’è Antonio Di Stasio ad aiutarlo, appena pronti, ogni dumpling ha la sua salsa di accompagnamento, rigorosamente ideata e preparata da Luca.

I ravioli farciti di cucine dal mondo

In questo periodo troviamo il raviolo ripieno di maiale affumicato con ketchup di papaccella napoletana; poi quello al baccalà, limone e siracha tahini (un po’ salsa tailandese ai peperoncini piccanti, un po’ salsa di sesamo bianco dell’area mediterranea); c’è quello con guancia di maiale, daikon fermentato, emulsione di alghe e rafano; carne in brodo alla napoletana (stracotto di corazza) con coleslaw di scarola riccia; maiale alle cinque spezie con salsa agrodolce; confit di anatra, funghi shitake  e gel di gelsi ossidati; pollo con anacardi e salsa satay ( tailandese a base di arachidi tostate); curry giallo di anatra con salsa tartara sambal e cipolla croccante; agnello piccante, yogurt, erbe, fiori e meta. Uno sballo! E sì, Luca ci sa proprio fare e non ne sbaglia uno. C’è sempre la scelta vegetariana: raviolo con mozzarella, pesto di melanzana kimchi; burrata, pomodori secchi, olive marinate e aioli; curry jap di funghi jap black, aioli; funghi e bamboo con salsa toban djan all’aglio nero e aioli di habanero.

Fuori dalla piccola bottega, i clienti assaporano i ravioli sulle tavolette di legno disegnate da Luca per essere “calzate” sui paletti di ferro posti lungo il marciapiede ad impedire l’accesso delle auto. Ci si potrebbe girare un film da Bop e sarebbe bellissimo.

Bop Dumpling – via Battistello Caracciolo, 47  – Napoli – instagram.com/bop_dumpling

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