Senza dubbio una delle più interessanti aperture dello scorso anno nella Capitale questo angolo di Giappone celato sotto l’insegna Hiromi – La Maison. Progetto e idea imprenditoriale appartengono alla stessa squadra di Hiromi Cake, la pasticceria giapponese nel quartiere Prati (con una sede pure a Milano, nel Merlata Bloom), e, ancora, dei ristoranti Otosan, Okasan e Song. Dunque si tratta di un gruppo di imprenditori che sanno realizzare progetti di successo tutti in chiave nipponica. Tra questi, l’ultimo nato, in via Reggio Emilia, nei pressi di Porta Pia, è forse il più completo.
Spazi ampi e ambienti curati per questa insegna che in verità è molto di più di un ristorante. Innanzitutto, appena si entra, si percepisce immediatamente l’anima dolce, infatti proprio all’ingresso c’è un ampio bancone curato dall’omonima pasticceria della stessa proprietà. Ci si accomoda scegliendo tra due sale molto ampie e, per chi vuole vivere un’autentica esperienza giapponese, c’è a disposizione un angolo tatami e gli yukata, kimono tradizionali da indossare. A fine pasto consigliamo un veloce passaggio nel bellissimo giardino zen interno. La prenotazione è necessaria, soprattutto nel fine settimana.
La proposta gastronomica è a cura di Aiuchi Takehiko, maestro originario della regione del Kansai così come pure la gran parte delle tante specialità in carta. Oltre ad un’ampia selezione di sushi – si consiglia un mix dei vari bocconi – il menu dedica molto spazio ai piatti tipici caldi, come i gyoza: qui i ravioli giapponesi sono disponibili nelle versioni classiche (di manzo, di maiale, di pesce) ma anche con ripieno di Wagyu. Buonissimo il doteyaki, uno stufato di manzo morbidissimo cotto a bassa temperatura, con aggiunta di sake e spezie asiatiche. Volendo chiudere secondo tradizione giapponese, si può terminare il pasto (prima del dolce, ovviamente) con un caldo ramen: buonissimo quello Kansai con brodo di pollo, alga nori, uova e tagliolini fatti in casa. D’obbligo la conclusione in dolce, scegliendo tra dolci moderni o grandi classici, come la cotton cake o gli immancabili dorayaki.
Il locale ha guadagnato un prestigioso riconoscimento nella guida Sushi 2025 del Gambero Rosso, che gli ha conferito il premio speciale Valorizzazione del Sake insieme a Sakeya di Milano (in collaborazione con JFC Italia) per il grande lavoro e studio della bevanda nipponica. La selezione di sake di Hiromi Maison si attesta oggi tra le più grandi d’Italia, con oltre 160 etichette in carta e 20 fisse alla mescita, riuniti nel sake bar. Interessante anche la proposta di pairing con i cocktail, tra signature drink e classici. Aperto dalle 12 alle 2 di notte, nel locale si viene anche per una bevuta dopocena. Il servizio è cortese, puntuale e molto professionale.
Hiromi Maison – via Reggio Emilia, 24 – Roma – hiromimaison.it
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