Si chiacchiera di più, e si mangia di più. Ma sì, via libera anche al dolce, per finire quella conversazione che fino a un anno fa arrancava: sta succedendo in un ristorante di Rothau, paesino in Alsazia, dove i titolari hanno con successo bandito l’uso dei cellulari 12 mesi fa. Il risultato è stato incredibile: nessuna flessione, ma più ordini di dessert (fino al 30%). Una vincita su tutti i fronti.
Si chiama Petits Plats de Mamama e nel 2023 ha preso una decisione piuttosto insolita per i tempi moderni: ha vietato l’uso degli smartphone a tavola. Non senza qualche timore, ma il tempo ha dato ragione a Sandra e Olivier Holtzmann, proprietari del locale alsaziano: non solo sono ancora pieni, ma stanno anche guadagnando di più. «Le persone sono intrigate da questa scelta» ha dichiarato Olivier al Times, «parlano di più, e anche lo stesso divieto diventa un argomento di conversazione. Alcuni clienti sono a favore, altri contrari, ma perlomeno hanno un qualcosa di cui discutere».
A quanto pare, quella del Petits Plats de Mamama è una lamentela condivisa. Altri chef in Francia hanno affrontato la questione, creando delle settimane dedicate all’abbandono dei cellulari, come ha fatto il ristorante del Royat Chamalières casino la scorsa primavera. Un’iniziativa che ha funzionato ma solo dietro compenso: tutti i commensali che riuscivano a lasciare lo smartphone da parte per una sera ricevevano delle fish da usare al casino, corrispondenti al 30% del conto. Certo, non si può obbligare una persona a non rispondere al telefono, è chiaro che si parla di «regole» della casa, da rispettare per buona norma e non per una legge scritta.
Intanto, le cose al ristorante di Rothau vanno alla grande. Il 95% dei clienti ha approvato questo divieto e gli ordini di dessert sono aumentati del 30% nell’ultimo anno. Un primo tentativo del genere c’era stato già sei anni fa, quando gli Holtzmann presero posizione contro l’uso massiccio di dispositivi elettronici a tavola: era la sera di San Valentino «e il 100% delle coppie era al telefono» ha detto Olivier. «A un certo punto, sono andato al centro della sala da pranzo e ho detto loro che quella sarebbe stata l’ultima volta che aprivo il locale per San Valentino». Si potrebbe obiettare che questi non sono affari dei ristoratori, «ma stava diventando disturbante» ha aggiunto Sandra, «dovevamo tornare al tavolo due o tre volte perché non erano mai pronti per ordinare, erano sempre al telefono».
Inizialmente i titolari hanno provato a invitare con le buone gli ospiti a evitare di distrarsi così tanto, ma non è bastato. Così, hanno deciso di bandire del tutto i telefoni, chiarendo questa regola fin dal momento della prenotazione. E ha funzionato: «Una domenica, un cliente si è messo a suonare la fisarmonica. Un’altra volta, due persone a tavoli differenti hanno iniziato a chiacchierare tra di loro e poi sono tornate al ristorante insieme». Gli unici a non gradire questa presa di posizione sono gli over 60, «a quell’età non amano sentirsi dire cosa possono o non possono fare».
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