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Dalla pizza alla cieca a quella con il caviale. La piccola rivoluzione vesuviana di Gianfranco Iervolino

Chansonnier, un po' artista, passato da cuoco e poi pizzaiolo, le mille anime di Iervolino racchiuse nel locale che si aggiudica i Tre Spicchi nella guida Pizzerie d'Italia 2025

  • 04 Novembre, 2024

Gianfranco Iervolino prima cuoco e poi pizzaiolo. Sentimentale, appassionato e un poโ€™ artista, suona la chitarra e ha una bella voce che ricorda quella di Sergio Bruni. Non disdegna di esibirsi in teatro come fra i tavoli del suo locale. Ha finanche partecipato, per molte stagioni, da ospite fisso, in una trasmissione televisiva della Rai. Pizza e Fritti รจ la sua insegna che nella guida Pizzerie dโ€™Italia 2025 รจ un nuovo Tre Spicchi in Campania.

Il pizzaiolo chansonnier

Tutto รจ cominciato con โ€˜Na bruna, vecchia canzone scritta da Barrucci e Langella, musicata da Visco e Bruni. Iervolino la cantava quando a ventโ€™anni sbarcava il lunario tra i tanti locali vesuviani, intrattenendo i clienti con la sua voce e la chitarra. Una sera i suoi occhi incrociarono quelli di Nunzia, una bruna appunto, e nacque, cosรฌ, non solo lโ€™amore, che ancora continua, ma anche lโ€™idea di aprire insieme una pizzeria a Pompei: โ€œLa Bella Napoliโ€, cosรฌ la chiamarono. Furono anni colmi di sacrifici e difficoltร . Qualche pizza nasceva quadrata e usciva stampata dal forno, ma poi, un poco alla volta, โ€œammaccareโ€ e stendere, con lo schiaffo sonoro tipico dellโ€™arte del verace pizzaiuolo, gli divenne familiare al pari del pizzicare le corde della chitarra.

Gli esordi in cucina

In veritร , dopo essere stato allievo di Antonino Cannavacciuolo nellโ€™Istituto alberghiero di Vico Equense, Gianfranco Iervolino prima di fare il pizzaiolo รจ stato cuoco. Questo gli รจ servito molto, รจ lui stesso che ama ricordarlo, perchรฉ gli abbinamenti, la scelta degli ingredienti per guarnizioni e farciture nascono dalla conoscenza delle materie prime e poi dalle tecniche che si apprendono davanti ai fornelli spadellando e girando mestoli. In questo modo si ha consapevolezza di come esaltare il gusto con profumi, sapori, aromi, contrasti e contaminazioni. Ed รจ nata cosรฌ Che cavolo vuoi, la pizza con crema di cavolfiori e gamberi, premiata da Gambero Rosso come Pizza dellโ€™anno nel 2015, che spiazzรฒ un poโ€™ tutti, ma riscosse successi e gradimenti. Gianfranco Iervolino ha anche un altro merito. รˆ stato senza dubbio, e sfidando un contesto allora scettico, un antesignano nellโ€™utilizzo delle farine semi-integrali e integrali, nonchรฉ nel ricorso alle lievitazioni indirette, per gli impasti della pizza napoletana.

Gianfranco Iervolino Pizza e Fritti, nuovo Tre Spicchi

Dopo lโ€™esperienza di Pompei, Iervolino ha girato un bel poโ€™ in Campania, non piรน patron, ma sempre protagonista dei locali in cui ha lavorato a Boscotrecase, Ottaviano, Torre del Greco, Caserta, Aversa e Pomigliano dโ€™Arco. Da due anni รจ tornato a Ottaviano, a ridosso del Parco Naturale del Vesuvio, e qui ha finalmente il suo regno โ€“ Gianfranco Iervolino Pizza e Fritti โ€“ la casa in cui accogliere gli ospiti e lavorare con continuitร  e stabilitร . รˆ un ampio locale luminoso, tinte tenui nellโ€™arredo, attrezzato con due forni a vista; unโ€™area gluten free; una serie di ambienti tecnologici dove realizzare lievitazioni e impasti che nascono da poolish e miscele di farine semi-integrali. Ad affiancarlo il figlio Fiore Angelo, che sta facendo palestra tra i fornelli e il bancone. In sala si respira atmosfera familiare grazie a un servizio premuroso, attento, cortese.

Dai fritti alle pizze โ€œalla ciecaโ€

In carta, come nel naming della pizzeria, cโ€™รจ molto spazio per i fritti, che riescono perfetti e ad alta ghiottoneria: โ€˜o krocchรจ, โ€˜e montanarine, la parmigiana di melanzane sono esemplari. Il menu, orientato alla stagionalitร , va dalle pizze classiche e popolari (impeccabile รจ la Vesuvio, variante della Margherita con pomodorino del piennolo raccolto, praticamente, nellโ€™orto accanto) e continua con proposte accattivanti come quella della pizza a sorpresa, alla cieca (Fatti i fatti tuoi) o la Cecina de Leon, con il carpaccio di bovino autoctono castigliano, piennolo semi-dry, lime, burrata e caviale italiano, la piรน costosa, da condividere, con bollicine in abbinamento incluse (35 euro).

In cantina cโ€™รจ soprattutto vino vesuviano accanto a birre campane. E per dolce? Versione personalissima, in formato pizza, della Polacca, il tipico dolce aversano. Cosรฌ, tanto per amarcord.

Gianfranco Iervolino Pizza e Fritti โ€“ via Zabatta, 48 โ€“ Ottaviano (Na) โ€“ instagram.com/iervolinopizzaefritti

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