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Mauro Colagreco apre un ristorante in Messico. Ma è solo per 10 giorni

Nove cene e un pranzo: Mauro Colagreco si sposta in Messico con un pop up ad alto tasso di sostenibilità (e goduria)

  • 06 Febbraio, 2024

Mauro Colagreco aggiunge un’altra tappa al suo tour gastronomico e approda in Messico. L’argentino di Francia, italiano di origini, continua il suo viaggio nei quattro angoli del mondo, portando ovunque la sua filosofia di fine dining ad alto tasso di sostenibilità: circolarità, attenzione alle risorse naturali, minimizzazione di sprechi e riduzione dell’impatto; la cucina di Colagreco ha un’anima green.

Dalla base operativa di Mentone (dove c’è non solo il premiatissimo Mirazur con i suoi famosi orti, Tre Stelle Michelin e miglior ristorante al mondo nel 2019, ma anche la griglieria argentina Casa Fuego, la pizzeria Pecora Negra, la boulangerie Mitron), Colagreco si è ormai spostato in mezzo mondo: nel vicino Roquebrune-Cap-Martin ci sono Ceto e Riviera all’hotel The Maybourne Riviera, a Monaco c’è la boulangerie Mitron, a Parigi il bistrot e brasserie Grand Cœur, a Lione una sede della pizzeria Pecora Negra, che è anche a Strasburgo. Ma non c’è solo la Francia, nell’enorme hotel The OWO c’è il suo presidio londinese, con tre insegne sotto lo stesso tetto, le hamburgherie Carne in Argentina (e Belgio), ci sono poi Plaisance a Hong Kong e, aperto un paio di mesi fa, Cycle a Tokyo. Stavolta è il turno del Messico, ma solo per pochi giorni

Mauro Colagreco in Messico

Dal 27 febbraio all8 marzo: 10 giorni, 9 cene e un pranzo ad alto tasso di creatività e di profonda immersione nella cultura, nelle tradizioni e nei prodotti locali. Non è il primo temporary di Colagreco, che già nel 2021 aveva portato la sua filosofia gastronomica a Singapore e prima ancora a Madrid. Stavolta al resort The St. Regis Punta Mita, a Nayarit. L’approccio è quello solito di Colagreco che l’ha reso non solo uno degli chef più noti del mondo ma anche ambasciatore per la biodiversità Unesco, impegnato in prima linea per la tutela dell’ambiente, il suo Mirazur è stato tra i primi ristoranti al mondo a ottenere la certificazione Plastic Free.

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