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Il primo orto urbano d'hotel all'Hilton Greenhouse di Milano. Firmato dallo chef Paolo Ghirardi

Non sarà un grande record da guinness, ma quello di Hilton Milan Greenhouse è il primo orto urbano di hotel. Lo firma lo chef Paolo Ghirardi che lo cura personalmente nella serra al primo piano della struttura

  • 13 Settembre, 2023

Pomodori, melanzane, zucche basilico, erbe aromatiche di vario tipo, peperoncini di varia piccantezza, piante di limone, fiori edibili: sono gli ingredienti di molti dei piatti dell’Hilton di Milano firmati dallo chef Paolo Ghirardi nel ristorante CotoliAMO. Qual è la notizia? Semplice: si tratta di ingredienti a metro zero. Nel cuore di Milano? Nel quartiere – per quanto verde – di Porta Nuova? Sì. Sono i primi frutti del nuovo orto urbano realizzato e curato dallo stesso chef sulla terrazza dell’Hilton Milan Greenhouse. In pratica, è il primo orto urbano d’hotel.

Una serra a portata di chef

La coltivazione avviene in una serra realizzata su un terrazzo al primo piano della struttura che si inserisce nell’area più green di Milano, vicino al Parco della Biblioteca degli Alberi che – rappresentando il polmone verde del quartiere Porta Nuova – è diventato anche uno dei punti di riferimento per un modello di città più sostenibile e attenta all’ambiente e al benessere dei cittadini. L’orto rifornisce giornalmente la cucina del ristorante contribuendo a ridurre dell’impronta ambientale del complesso grazie alla diminuzione delle emissioni di gas dovute al trasporto della filiera alimentare. Lo chef Paolo Ghirardi coltiva personalmente l’orto rispettando i ritmi stagionali e raccoglie direttamente dalla serra gli ortaggi, le spezie e le erbe aromatiche da utilizzare in cucina. Non poteva perciò mancare un piatto vegetariano realizzato al 100% con le verdure provenienti dalla serra: fiore di zucca, melanzane, pomodoro e fiordilatte, crema di datterini gialli, gocce di basilico e chips di parmigiano.
Per il futuro vorrei aumentare le tipologie di erbe aromatiche e alcuni ortaggi come aglio rosso, basilico rosso, cavolo riccio, peperoni, friggitelli, melanzane perline, scalogno, in modo da poter avere una produzione sufficiente, per la preparazione di alcuni piatti, che mi consentano di realizzare un menù degustazione a metro zero”, dice lo chef.

Riduciamo la nostra impronta ambientale

Forti di 50 anni di storia, stiamo guardando ai prossimi 50 anni con l’obiettivo di riposizionare l’hotel anche in un’ottica di sostenibilita?, ambientale e sociale. Grazie alla collaborazione di tutti i nostri dipendenti, vogliamo ridurre la nostra impronta ambientale per rispettare l’ambiente in cui viviamo e per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti“, commenta Daniele Fabbri, il Direttore di Hilton Milan.

 

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