Lo chef indiano Gaggan Anand non ci sta. E rende pubblica la mail “velatamente” ricattatoria inviata al suo ristorante di Bangkok da un genitore evidentemente poco incline ai “no”. È una delle frasi che più si pronunciano ai neogenitori o ai figli non appena diventano capaci di intendere e soprattutto volere. Evidentemente al genitore protagonista del dissing il “no” dello staff di Gaggan Anand (recentemente ingaggiato da Louis Vuitton per l’apertura di un fine dining all’interno del centro commerciale, sempre a Bangkok) alla richiesta di poter prenotare anche per i figli minorenni non è proprio andato giù. Tanto da essersi sentito in diritto di scrivere una mail al vetriolo, successivamente sbandierata dallo stesso chef nella sua pagina Instagram. Chef che, ricordiamolo, con il suo precedente locale aveva ottenuto due stelle Michelin e con l’attuale ristorante omonimo è arrivato, ad appena qualche mese dall’apertura, alla 17esima posizione dei The World’s 50 Best Restaurants 2023 e al numero 3 negli Asia’s 50 Best Restaurants 2024.
Lo chef nel post si dice amareggiato: «Nonostante i 15 anni di Gaggan dobbiamo ancora lottare per il rispetto e l’onore, non sopporto la maleducazione e la mancanza di rispetto verso la mia squadra/famiglia. Forse avrei pure fatto un’eccezione per i vostri figli (compreso il bambino di 7 anni, anche perché io stesso sono padre di un bimbo di 8) ma questa mail e la mancanza di gentilezza ci fanno sentire poco inclini a ospitarvi». La mail alla quale fa riferimento effettivamente è offensiva. In poche parole la madre o il padre, non è dato sapersi, scrive che i figli dal «palato sviluppato» hanno cenato al French Laundry di Thomas Keller e al Single Thread, entrambi 3 stelle Michelin, dove non fanno discriminazioni in base all’età. E come una Karen qualsiasi (la capiranno forse in pochi) chiede di parlare con lo chef per sapere se è così che vuole sia rappresentato il suo ristorante dato che – è qui la minaccia – lascerà delle recensioni pubbliche relative alla discriminazione in base all’età e al fatto che sul sito del ristorante Gaggan Anand non si parli di restrizioni in merito.
Una mail che effettivamente trasuda spocchia e mancanza di rispetto, e oltretutto non dice il vero dato che nelle policies di prenotazione – tra cui compare un curioso «suggeriamo vivamente di non fumare marijuana durante il pasto» – si indica con molta chiarezza che al ristorante siano ammessi solo i maggiorenni (dai 18 anni in su). Tra l’altro per un motivo ben preciso. L’esperienza da Gaggan si avvicina più a una performance teatrale con musica ad alto volume, spogliarelli improvvisati, con ritmi da seguire tassativamente e una ventina di portate tra cui, ad esempio, un finto cervello di topo di strada tailandese, con tanto di racconti dettagliati sulla cattura dei topi e la preparazione dei cervelli. «Qual è l’età legale per il porno? Spero che un giorno tu riesca a venire al Gaggan per capire come funziona il foodporn», risponde lo chef a uno che si stupisce del fatto possano accedere al ristorante solo i maggiorenni.
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