Trent’anni anni, di cui 7 passati all’Atrium Bar del Four Seasons di Firenze, Simone Corsini è da un anno e mezzo il Bar Manager del Principe di Piemonte, 5 stelle lusso di Viareggio che domina il lungomare con le sue linee sinuose. Famoso per il suo profilo Liberty, da qualche tempo lo è anche per la proposta di cocktail; per la guida Ristoranti del Gambero Rosso la migliore d’Italia.
Costruito nel 1922, l’hotel ha superato ormai la pietra miliare dei 100 anni di vita, celebrati con un volume fittissimo di foto storiche, che documentano la dolce vita di questa parte di costa tirrenica. Non è però fermo sui fasti del passato, seppur glorioso, ma vive oggi una seconda gioventù, dopo il recente passaggio di mano: nel 2020 è stato acquisito da GB Invest Holding, che in un lustro ha accorpato anche l’Excelsior, l’ex Cinema Odeon, Villa Selene e Villa Blanc a Viareggio, Palazzo Andreotti a Pietrasanta (ma gli investimenti riguardano anche settori diversi, come il vicino cantiere nautico Next). La nuova proprietà vuole dare un’accelerata al già buon andamento della struttura (sbriciare tra le cronache locali, l’antologia di gente famosa che scende qui è quella delle grandissime occasioni), così dopo la completa ristrutturazione (con tanto di suite, quella presidenziale del secondo piano, firmata dal designer fiorentino Stefano Ricci) comincia una campagna acquisti che affianca nuove figure apicali ad alcuni dei pilastri storici di questo posto, come Giuseppe Mancino, chef del Piccolo Principe, tre forchette per la guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso e due stelle Michelin.
Giuseppe Mancino
L’ultimo arrivato, a inizio estate scorsa, è il general manager Gianmaria Vitagliano, ma prima ci sono stati Lorenzo Caiazzo, Restaurant Manager del Piccolo, Davide Macaluso, F&B e Direttore, a lungo nei Four Seasons di mezzo mondo e per 7 anni all’Andana con Enrico Bartolini. E poi Simone Corsini, arrivato come dicevamo un anno e mezzo fa a guidare il Bar del Piccolo, bomboniera tutta specchi e vetrate al piano terra, che con la bella stagione si trasferisce nella terrazza panoramica dove la vista si muove tra le Alpi Apuane e il mare e dove troneggia la piscina riscaldata.
Si è mosso con cautela, Corsini, deciso però a far sentire la sua presenza: toscano di Carrara, conosce in profondità questi posti, ne sa leggere l’anima tra le trame di prodotti e suggestioni diverse. Decide che il primo menu del bar deve essere una carta d’identità dell’hotel e la chiama 101, come gli anni della struttura. Coinvolge un’artista locale, Tiziana Ricci – anche lei di Carrara – per racontare l’albergo con le sue sale art noveau. La carta diventa un libretto illustrato, in cui si immagina una donna attraversare questi spazi punteggiati di decorazioni e opere d’arte. È un modo per raccontarli come le vedrebbe un ospite appena arrivato.
La sala Guttuso con la serie dello Zodiaco, il Bar del Piccolo e tutti gli angoli più incantati che racchiudono lo spirito dell’hotel. In lista ci sono 9 signature, quello più rappresentativo è il 101 che viene anche imbottigliato come un ready to drink. «È un twist sul Negroni, completamente toscano» spiega Corsini. Balsamico, floreale, salato, richiama quell’angolo di Viareggio che si stende davanti all’hotel. A base del fiorentino Ginarte, vermouth floreale di Prato a fare da rimando ai fiori degli ambienti Liberty, Amarancia Borsi di Livorno e china Clementi della Lunigiana, c’è poi una parte salata – una soluzione marina – che restituisce una fotografia precisa dell’hotel, proprio di fronte al mare. Il filtraggio è ottenuto con sassolini di marmo bianco, un materia porosa che trattiene tutte le impurità. «In questo modo raccontiamo il Principe di Piemonte».
Saldato il debito sentimentale con l’hotel, Corsini allarga lo sguardo all’intera città di Viareggio per la cocktail list del 2024, elaborando un progetto che vada oltre il semplice elenco di drink. La chiama 102 Oltre. Pensa al carnevale come momento cardine nella vita cittadina giocando con la duplice funzione della maschera, che cela e rivela insieme. La maschera simbolo del Carnevale, ma anche quella con cui ognuno fa i conti nella quotidianità, suggerendo o nascondendo qualità, timori, passioni che ci contraddistinguono, rendendoci unici. Imprime a questo concetto una forza ulteriore, coinvolgendo l’AIPD della Versilia (l’Associazione Italiana delle Persone con Sindrome Down). Chiede a un gruppo di persone con la Sindrome Down di scrivere una frase che riveli la propria identità, scardinando il principio che ci vuole tutti uguali per abbracciare quello che ci vuole tutti diversi, ugualmente diversi.
Il libretto diventa una piccola cassettiera in cui si trovano diverse maschere, ognuna con una frase e un cocktail collegato. Anche in questo caso c’è un signature più emblematico e anche in questo caso è un twist sul Negroni presentato anche come ready to drink. Il 102 Oltre ha note tropicali e tostate di cocco e caffè, base di Vecchia Romagna 3 Botti, Select e Chazalettes, vermouth rosso. Il cocco riposa con brandy e bitter per 12 giorni, alternando 12 ore di lavorazione a caldo e altrettante a freddo, prima dell’aggiunta di una tintura alcolica di caffè. Il drink è collegato a Cinzia che racconta il suo disagio dell’essere identificata dagli altri solo come persona Down, costretta dunque a indossare una sola maschera imposta dagli altri, quella di disabile, mentre vorrebbe esprimersi in tutte le modalita? che ritiene opportune, indossando, come tutti, una pluralita? di maschere. Ora già si raccolgono le idee per la nuova lista che completa questa trilogia: «Dopo esserci concentrati sul nostro hotel e sulla nostra città, allargheremo gli orizzonti pensando alla nostra regione» anticipa Corsini. Il resto è ancora top secret. Ma tanto basta per farci premiare premiare il Bar del Piccolo per la migliore proposta di cocktail.
Grand Hotel Principe di Piemonte – Viareggio (Lu) – Piazza Puccini, 1 – 0584 401806 – www.ristoranteilpiccoloprincipe.it
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