Tremila anime, o giù di lì: Casabona è uno dei quei paesini dome ce ne sono tanti nella Penisola, non distante dal mare, non abbastanza vicino da godere del circolo vacanziero. È un luogo dell’anima, però, per chi ci abita e anche per chi l’ha scelto come luogo d’adozione. Nadia di Bari, nata a Strongoli, dopo una vita a Roma a fine 2020 torna in Calabria; motivi familiari e non solo: è sommelier e in quell’anno il mondo dell’ospitalità è in stallo. Conosce Vincenzo Comito di La Farmacia del gusto, enoteca con cucina nell’ex farmacia di Casabona, e proprietario di un tabacchino in paese, condividono la passione per i vini naturali e per il buon cibo. Per non stare con le mani in mano, prova a selezionare vini, panettoni d’autore e altre specialità per creare un corner di prodotti di nicchia esclusivamente calabresi nel negozio di tabacchi di Vincenzo. È il Natale del primo Covid, l’Italia è bloccata e quella bottega è la risposta alle esigenze delle persone. È un successo.
Passate le feste arriva il momento di chiedersi se quel gioco poteva diventare altro. Non hanno dubbi: credono in quel progetto che qualche mese dopo diventerà Sofia Vetrina di Gusto. Una bottega nella bottega, che diventa l’elemento caratterizzante di tutto il progetto: “ricorda un po’ quegli empori di una volta in cui si vendeva di tutto” racconta Nadia “volevamo far rivivere la bottega degli anni ’50, quelle che sono anche un punto di incontro”, a rafforzare questa idea un’estetica retrò, i mobili d’epoca recuperati e l’immagine firmata dallo Studio Nua con cui hanno messo a punto l’idea, dal nome che richiama i locali di un tempo, in cui non c’erano insegne ma solo il nome dei proprietari – in questo caso un nome semplice, con un significato e una storia in questo territorio – ai colori, alla grafica, al packaging per le confezioni. Tutto collima con la voglia di fare un lavoro di misura sul territorio, facendo vivere un piccolo paese che se da una parte offre meno in termini di svago di una grande città, dall’altra consente contatti più rilassati. Nadia e Vincenzo hanno anche una vetrina illuminata nel centro storico di Strongoli, allestita con lo stile e con i prodotti di Sofia, “perché mi piacerebbe rivedere illuminato il centro storico”. Parte integrante di Sofia è la relazione personale, con i produttori e con i clienti. L’obiettivo? “Che sia non solo un negozio ma un posto dove valorizzare la Calabria e il territorio”.
“Selezioniamo noi ogni cosa, facciamo una ricerca diretta senza intermediari”. Incontri, visite nelle aziende, lunghe conversazioni: “Il mondo di Sofia è un mondo particolare perché credo in ogni prodotto che ho selezionato, credo anche nelle persone: si instaura un rapporto con il produttore, si segue il suo percorso, lo facciamo conoscere e lui fa lo stesso con noi. Per noi è importante”. Ancor oggi Sofia è una vetrina dei prodotti calabresi, tranne pochissime eccezioni: le bollicine, i peperoni cruschi, i pistacchi, qualche prodotto da forno. Il resto è regionale, spesso di aziende giovani, “ragazzi che come me hanno deciso di investire in Calabria”. Ci sono le paste artigianali prodotte con grani calabresi di Cutro e di Agricola Doria di Alessandra Paolini, le sarde salate di Giuseppe Pucci di Casalura di Cirò Marina, “che matura 22 mesi sotto sale e peperoncino, un prodotto fantastico che va conosciuto. Sono orgogliosa di dire che siamo stati i suoi primi sostenitori”, i formaggi di Masseria dei Tursi, una piccola azienda bio a Strongoli, e di Campotenese nel Pollino, i salumi naturali di Santa Barbara di Casa Bona. E poi conserve, dolci secchi, a breve arriveranno anche i panettoni artigianali, tra cui quelli dei grandi chef della regione. E i vini, “ancora non sono tanti, ma sono quelli di produttori cui abbiamo rapporti molto belli”.
In un paesino è tutto più lento, vivi tanto in alcuni periodi, meno nel resto dell’anno, e poi le abitudini di consumo sono diverse. Come vanno le cose? “All’inizio le persone fanno fatica a fidarsi, anche perché qui botteghe di questo tipo qui non ce ne sono, e non c’è ancora l’abitudine ad andare a comprare una pasta buona o una bella bottiglia di vino, si aspetta l’occasione speciale. Vogliamo abbattere questo muro e creare un po’ di coltura cibo e vino, difficile ma man mano ci stiamo riuscendo”. Come? “Parlando: bisogna lavorarci tanto, fare eventi o piccole degustazioni, raccontare i prodotti, farne capire il valore, e poi anche con i social: ho capito che se non ti fai vedere non vai avanti”. I clienti? Arrivano da Casabona, da Strongoli e altri paesini vicini, c’è la signora che cerca un certo formaggio e il ragazzo a cui piacciono i vini artigianali, chi deve organizzare una cena o chi deve fare un regalo, “la cosa bella è che tanta gente si fida di noi. Ormai capita che mi dicano: fai tu, senza neanche voler sapere prima cosa scelgo”.
Ogni tanto, però, è Sofia a spostarsi, e non solo con le spedizioni, i catering e i piccoli eventi sempre più richiesti, ma con dei temporary “ci è capitata anche una cosa bella: abbiamo fatto una prova di un mese e mezzo nel porto di Crotone, dove arrivano le crociere che è un po’ come fosse in aeroporto, ripeteremo il prossimo anno da marzo a ottobre”.
Poi in estate, quando Casabona si svuota, l’attività si sposta al mare, prodotti e arredi: “ho portato la bottega per un mese e mezzo al mare, con tutti i mobili, abbiamo fatto conoscere Sofia dall’altra parte della Calabria e abbiamo organizzato degustazioni quasi quotidiane, così tanta gente ha capito l’essenza del progetto. C’era chi veniva e poi tornata anche solo per fare una chiacchierata e saperne di più su un prodotto o assaggiare cose nuove”. Sanno che la somministrazione è un passaggio fondamentale per far capire bene il progetto: “per questo stiamo cercando un posto a Crotone. Non nego che un po’ mi dispiacerebbe spostarmi da qui: credo nei piccoli borghi, ma se devi investire, non puoi contare sulle poche persone del paese. In una città è diverso, finisci il lavoro e magari trascorri un’oretta con un bicchiere di vino e un prodotto veramente buono”. Il cuore però è a Casabona: “A me piace dirlo: sono convinta di essermi avvicinata qui grazie a mio padre. Questo è il suo paese di origine, ma nessuno della famiglia ci abita più da tanto. E invece ora che lui non c’è più, ci sono finita io per caso. Ma secondo me nulla è un caso”.
Sofia Vetrina di Gusto – Casabona (KR) – via Crotone, 3 – 338 4934332
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