Alain Ducasse apre un pop-up restaurant ad AlUla, un’enorme area che si snoda tra oasi, montagne di arenaria e antichi siti culturali nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. E, in contemporanea, lancia un nuovo concept di cucina: oasis-to-table, cioè dall’oasi alla tavola, che punta a celebrare il mosaico dei sapori di quest’angolo di mondo, strizzando però l’occhio all’eccellenza culinaria francese e allo spirito sostenibile che caratterizza l’organizzazione turistica di quest’antica città-oasi a qualche ora di distanza dall’Italia.
Il ristorante apre il 20 gennaio vicino al sito del patrimonio culturale di Jabal Ikmah. E Ducasse — i suoi ristoranti detengono 20 stelle Michelin in tutto il mondo — ha affidato a uno dei suoi giovani protetti, Afonso Salvação Barreto, il ruolo di executive chef. I piatti proporranno una combinazione di ingredienti locali provenienti dalle fattorie nei dintorni e di sapori tradizionali, con un tocco francese, con l’obiettivo di provare a ridefinire il panorama culinario di lusso della destinazione. Il locale è stato progettato dal designer francese Aliénor Béchu e da Donald Bovy di Volume ABC per armonizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante.
“Quando ho visitato AlUla con il mio chef Afonso — ha detto Ducasse — eravamo curiosi di scoprire e assaggiare i prodotti delle fattorie locali. In queste oasi naturali si coltiva di tutto: dai datteri e agrumi per cui la zona è famosa, agli ortaggi verdi di ogni tipo. La regione è al centro di un ambizioso progetto per diversificare l’economia e creare opportunità per la comunità locale. Il programma di formazione agricola sta offrendo aiuto agli agricoltori locali per fornire gli ingredienti della qualità e quantità richieste per la crescente offerta di ospitalità”, ha aggiunto lo chef, che abbiamo visto di recente anche a in Italia.
“Ducasse ad AlUla — spiega invece Philipp Jones, chief tourism officer di Royal Commission for AlUla — è stato meticolosamente progettato per affascinare sia i residenti che i visitatori. Abbiamo realizzato il ristorante non solo per introdurre nella città di AlUla un’esperienza culinaria raffinata e impareggiabile, ma anche per onorare e incorporare le preziose risorse naturali dell’oasi che hanno nutrito a lungo le antiche civiltà e i residenti moderni”.
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