Lungo un Naviglio Pavese che oggi concentra diversi validi indirizzi gastronomici, DistrEat è bistrot giovane, per apertura ed età media della squadra di lavoro. Nella Milano della girandola continua di inaugurazioni e chiusure premature, individuare una formula originale per comunicare la propria identità ristorativa non è semplice. DistrEat – che dalle prime ore del mattino e per tutta la giornata è anche bar, per colazione, merenda, aperitivo – punta nella direzione di una cucina moderna, competente ma scevra da formalismi. Sulla qualità del prodotto e sul divertimento dell’ospite. E in questo contesto nasce l’iniziativa degli Abbinamenti insoliti (ma non impossibili), menu speciale proposto ai clienti dal 25 al 29 febbraio, come prima “sfida” di un ciclo di appuntamenti intitolato Distrazioni possibili, che andrà in scena dalla prossima primavera presso il ristorante di via Imperia.
Ma si comincia con la proposta di quattro portate inedite, abbinate ad altrettante bevande fuori dal comune, per un menu degustazione da 50 euro (che non necessariamente dev’essere condiviso da tutto il tavolo). L’elaborazione delle idee ha richiesto un confronto a cinque, tra i tre giovani cuochi e i due responsabili di sala, tutti soci nella gestione dell’attività. E l’obiettivo è stato quello di procedere per accostamenti curiosi, capaci però di esaltare i prodotti lavorati in cucina, tutti in arrivo da realtà sostenibili. Lo sforzo creativo, però, si è concentrato pure nella ricerca di bevande alternative al vino da integrare in modo armonioso con il percorso di degustazione nel piatto.
Ed è così che nel corso della serata, chi sceglierà di affidarsi al menu degli Abbinamenti insoliti assaggerà, in sequenza, un estratto di mela verde e zenzero, un mezcal sour, un bicchiere di ayran (tipica bevanda turca a base di yogurt, sale, acqua e menta, abitualmente accompagnata ai piatti di carne sulle tavole mediorientali, per rinfrescare il palato), una birra APA, scelta per le note agrumate dei luppoli utilizzati. Il motto dell’iniziativa? A Carnevale ogni abbinamento vale! A patto di incrociare la strada di buongustai curiosi. In cucina, come sempre, si muoveranno Federico Sordo e Andrea Tirelli, entrambi in arrivo dall’esperienza di Ratanà, e Gabriel Urgese (il più giovane del team, con i suoi 24 anni), con il suo curriculum di respiro internazionale. In sala, invece, l’accoglienza degli ospiti e il servizio sono affidati a Guido Dossena e Davide Aru. Ma passiamo al menu:
Baccalà mantecato, polenta fritta e olio al prezzemolo
Estratto di mela verde e zenzero
Risotto con porri stufati, cotechino, paprika dolce e limone
Mezcal sour
Terrina di agnello, verza e pompelmo rosa
Ayran
Tarte tatin con fiordilatte al pepe bianco
Birra APA di Hibu
DistrEat – Milano – via Imperia, 3 – Prenotazione consigliata: 339 6778204
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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