12 di 95 risultati
Per impreziosire il fritto con una nota di acidità vi do una suggestione: un gel di melograno, da preparare molto semplicemente addensando il succo di melograno con un cucchiaino di agar agar.
Tagliare le zucchine a rondelle e friggerle in olio bollente e profondo. Scolarle e farle raffreddare su carta assorbente, mantenendo l’olio ben caldo. Preparare la farcia tritando grossolanamente le zucchine e mescolandole con pecorino grattugiato, basilico spezzato, sale e pepe. Pulire i fiori, eliminando il picciolo interno e le escrescenze spinose tipiche del calice. Controllare […]Questo è un mix di verdure estive, ma si possono usare le verdure che si hanno a disposizione in ogni momento dell'anno.
Mondare i fagiolini eliminando le estremità. Praticare un taglio lungo il peperoncino ed eliminarne i semi. Tagliare a bastoncini melanzane e pomodori. L’importante è che il taglio delle verdure sia simile, in modo da uniformare il tempo di cottura. Preparare una pastella veloce mescolando farina e acqua gassata ghiacciata in pari quantità: deve essere fluida. […]Friarielli, cime di rapa, broccoletti: diverse sfumature linguistiche per uno dei broccoli più buoni che ci siano. Per noi napoletani i friarielli sono una religione: saltati con aglio e peperoncino per condire la pasta o in accoppiata alla salsiccia per comporre panini da re. Questa è una ricetta veloce per un antipasto saporito.
Tritare al coltello i broccoli già lessati e scolati a dovere. Versarli in una ciotola e aggiungervi l’uovo battuto, il pecorino, un pizzico di sale e pepe. Mescolare e unire man mano l’amido di mais: il composto deve assumere una consistenza cremosa. Scaldare l’olio in una padella antiaderente e versarvi cucchiaiate di crema di broccoli […]Sono le tipiche polpettine della tradizione araba a base di fave o ceci tritati con cipolla, aglio e coriandolo. Nei paesi d'origine sono servite come antipasto, insieme ad altre sfiziose "meze", mentre in Italia sono considerati uno dei più gustosi cibi di strada o d'asporto grazie alla diffusione dei numerosi take away e rivendite di kebab. La parola felafel deriva da un termine arabo che significa pepe, la forma delle polpettine ricorderebbe infatti i grani di pepe. La variante con le fave è tipicamente egiziana e pare che le origini del piatto siano da ricercarsi proprio in Egitto, dove le fave sono alla base dell'alimentazione quotidiana. I felafel sono venduti generalmente con la pita, il tipico pane arabo, e guarniti con salse (tahina o yogurt) e da verdure. Per un gustoso pranzo "di strada" completo, fresco e completamente vegetariano, basta abbinare ai felafel un'insalata di bulghur, con pomodori, ceci, cetrioli e prezzemolo, salsa di yogurt alla menta e un sacchetto di croccanti fattoush (triangoli di pane arabo tostato o fritto).
Felafel. Ammollare i ceci secchi in acqua fredda per almeno 12 ore. Scolarli, sciacquarli e lessarli in acqua abbondante finché saranno teneri. Lasciar intiepidire e frullare i ceci con la cipolla e l’aglio tritati finemente, le spezie e un cucchiaino di sale. Ottenere un composto sodo e compatto, lasciar riposare al fresco per qualche minuto […]Per me questo piatto è legato al periodo universitario per due motivi. Il primo di intuibile natura pratica e concreta, il sostentamento degli studenti fuori sede spesso passava attraverso piatti di poco costo, facili e veloci da preparare ma nello stesso tempo ricchi e sostanziosi. Il secondo motivo è che io mi sono laureata con una tesi su cinema e cibo e, durante la stesura dei capitoli, mi ero messa in testa di provare tutti i piatti che vedevo nei film. La prima parte riguardava il neorealismo e mi ricordo un periodo di pane nero, grandi zuppe e minestre "da fame" (tralascio i particolari mentre scrivevo della Grande abbuffata!!!). Particolarmente sentito e toccante invece era stato preparare e mangiare una mozzarella in carrozza dopo aver visto Ladri di biciclette, il sapore di un piatto così goloso che si scontrava con la commozione di quella scena.
Ricavare dal pane 6 fette alte 1 cm e privarle della crosta. Farcire tre fette con le alici e la mozzarella e sovrapporre le altre fette. Pressare bene e immergere per qualche secondo nel latte condito con poco pepe e sale. Scolare e passare i panini nella farina. Poi nelle uova sbattute e infine friggerli […]Classico panino salva fame, impagabile nella versione originale: pan carré molliccio, tonno in scatola, formaggio qualunque (spesso emmental) e cipolle crude. Proviamo a ribaltare un po' le cose e otteniamo un insolito tramezzino che ha come protagonista il pane fritto (il pan carré fritto nell'olio o nel burro è fantastico), due fette croccanti e asciutte pronte a racchiudere un battuto di tonno crudo, condito, chiara ispirazione siciliana, con scorza di limone verdello, peperoncino, pistacchi di Bronte e menta. Poi c'è il formaggio che stavolta è l'eccezionale ricotta infornata dal gusto eccezionale di nocciola, frutta e sapori tostati; infine la cipolla, fritta anch'essa ma poi lasciata asciugare in forno fino a diventare asciuttissima e croccante.
Pane fritto e cipolla. Eliminare la crosta dal pane e friggerlo in olio ben caldo (180°C), in immersione, fino a doratura. Friggere anche i ritagli e tenerli da parte per la salsa. Tritare grossolanamente la cipolla, sciacquarla più volte in acqua, asciugarla e friggerla nell’olio. Raccoglierla con una schiumarola, sgocciolarla bene e asciugarla su abbondante […]Le polpette per gioco, ovvero come impadronirsi di pranzi completi e farne polpette. Nell'epoca delle pause veloci, dei pasti di corsa e del tutto in un boccone, cosa c'è di più geniale che concentrare un intero pasto in un'unica polpetta? E allora vai con le polpette di pranzo che contengono spaghetti, formaggio e ragù, polpette di merenda a base di panino al prosciutto, le polpette di cena con una rassicurante minestra di riso e prezzemolo. Questa ricetta è nata durante le riprese della trasmissione Spizzichi e bocconi. Ispirata da un libro di Marti Guixè (artista e food designer che ha fatto polpette di qualsiasi cosa), è stata inventata in un pomeriggio di maggio passato a ridere e a filosofeggiare sulla teoria della polpetta. Dedico questa ricetta a quel pomeriggio e ad un luogo, un posto sul fiume, dove, chiudendo gli occhi in una sera d'estate, ho capito che stavo mangiando le migliori polpette della mia vita.
Polpette di pranzo. Frullare tre quarti degli spaghetti con mezza mozzarella ottenendo un composto morbido, unire i restanti spaghetti sminuzzati grossolanamente e la mozzarella a dadini. Amalgamare due cucchiai di formaggio grattugiato e, se l’impasto fosse ancora troppo morbido, qualche cucchiaio di pangrattato. Formare delle polpette di medie dimensioni, passarle nel pangrattato e rosolarle in […]Il saganaki è un tipico formaggio greco, prodotto con latte di pecora, dalla caratteristica forma a parallelepipedo. Ogni forma pesa circa 3 kg e viene venduto tagliato a fette o blocchi. Si utilizza in diverse preparazioni alle quali dà il nome. Il più famoso, o meglio quello che si trova più spesso nelle tipiche taberne delle isole elleniche, è il formaggio fritto, chiamato appunto Tsaganaki, semplici fette infarinate, fritte e servite con spicchi di limoni. In realtà la vera ricetta tradizionale prevede che il formaggio, tagliato a fette dello spessore di circa 2 cm, venga soffritto in padella con un fi lo d'olio di oliva. Quando il formaggio inizia a fondere, si spegne la fiamma e si cosparge di liquore d'anice, l'ouzo, al quale viene dato fuoco. Si lascia bruciare per qualche istante e si spegne il tutto con del succo di limone.
Tagliare il formaggio a fette di circa 2 cm, infarinarle e versarle, una alla volta, in una padella con due dita d’olio ben caldo. Friggere il formaggio finché si sarà formata una croccante crosticina, rivoltarlo e ripetere l’operazione. Scolare e passare su carta da fritti, tamponare velocemente le fette di formaggio e sistemarle nel piatto […]È un piatto semplicissimo ma di estrema bontà, tutta giocata sulla qualità della ricotta e sulla velocità di esecuzione e di servizio. Perché se è vero che si tratta di una ricetta di riciclo, nata per recuperare la ricotta non più freschissima, ma di almeno uno, due giorni, è altrettanto vero che i risultati migliori, in termini di sapore e morbidezza, si ottengono con la ricotta fresca di giornata. In questo caso le fette non saranno sufficientemente sode e compatte e risulterà più difficile tagliarle, panarle e friggerle senza romperle. Ma con un po' di abilità e pazienza il risultato, di croccantezza esterna e dolcezza e cremosità al primo morso, è garantito. Sta al gusto personale la scelta di ricotta vaccina o di pecora. Le frittelle di ricotta invece si trovano generalmente nel fritto misto all'emiliana.
Tagliare la ricotta a fette di 2 cm di spessore oppure, se è molto tenera, dividerla in tocchi irregolari. Sbattere le uova con un pizzico di pepe bianco e immergervi la ricotta. Passare successivamente nella farina e ancora nelle uova sbattute, quindi friggere i tocchetti di ricotta, pochi alla volta, in olio abbondante e ben […]Ricordate la pizzaiola Sofi a Loren nell'episodio de L'oro di Napoli di Vittorio De Sica "Pizza a credito"? Ebbene, l'icona nazionale in quel film friggeva proprio una pizzella ovvero una pizza fritta, uno dei primi esempi del mangiare di strada. Si trattava di un disco di pasta di acqua e farina, tirato col mattarello e fritto nell'olio (o altro grasso come sugna). Immediatamente veniva avvolto in un foglio di carta e consegnato all'acquirente che se poteva pagava subito, viceversa veniva segnato su un taccuino apposito e avrebbe pagato dopo alcuni giorni. Addirittura Alexandre Dumas ha documentato questo fenomeno della pizza "ogge a otto" specificando che queste particolari pizze all'olio potevano essere "al lardo, alla sugna, al formaggio, al pomodoro, coperte di pesciolini". Le pizzelle sono diffuse ancora oggi nella tradizione casalinga campana e pugliese e si caratterizzano per il condimento "esterno" messo dopo la frittura.
Impastare tutti gli ingredienti a mano o nell’impastatrice ottenendo una palla soda ed elastica, coprire e lasciar lievitare l’impasto in luogo tiepido fino al raddoppio (circa un paio d’ore). Ricavare delle palline grandi come un mandarino, stenderle con il mattarello in una sfoglia sottile. Friggere le pizzelle in olio bollente, scolandole quando vengono a galla […]No results available
Reset© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: dpo@class.it
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati