2 cespi di catalogna; 2 carciofi; 3 limoni; 1 mela verde; 150 g di ricotta; 1 spicchio d?aglio; sale grosso; pepe; olio extravergine di oliva
Tutti ? o quasi ? a Roma sanno che cos’è la catalogna: cespi di cicoria dai quali si ottengono le fantastiche puntarelle, e sempre molti ? se non tutti ? sanno che cosa sono e come vengono condite. Noi le facciamo “alla come ce pare a noi”, mooooolto semplicemente!
Iniziamo col pulire i carciofi: li priviamo delle foglie estene e li lasciamo in acqua acidulata con limone in modo che non anneriscano; poi passiamo ai cespi di catalogna: togliamo le foglie estene più dure, li spacchiamo a metà e li “cimettiamo”, ossia iniziamo a staccare le varie cime singole di cui si compone il cespo.
Sciacquiamo per bene e a questo punto per procedere abbiamo due sistemi: affettare le puntarelle per lungo – che rimangono più integre – o per largo, più da insalata? noi le tagliamo da insalata e le mettiamo nella terrina. Per evitare che si rovinino diamo giusto una “premutina” di succo di limone così rimangono belle vivaci.
Prendiamo la mela, la sbucciamo, la tagliamo in orizzontale per ottenere delle rondelle spesse, le priviamo del torsolo, le sfreghiamo con mezzo limone per non farle ossidare e a questo punto “senza colpo ferire” le tagliamo a tocchetti dentro all’insalata di puntarelle. Ci mettiamo anche i carciofi scolati, privati della peluria intena e affettati sottili.
Puliamo una becchetta d’aglio e la sfreghiamo sui bordi della terrina per dare solo il profumo all’insalata, poi la condiamo con sale grosso, un goccino di succo di limone e smuciniamo subito.
“Alla brutazza” sminuzziamo dentro anche la ricotta (deve essere ben asciutta, andrà bene quella del giono prima), condiamo con due giri di pepe, olio moraiolo e passiamo al test: mmm? c’è l’amaretto della catalogna, il dolcetto-aspro della mela, il particolare del carciofo e la ricotta? è proprio buona!
Le stagioni non hanno mai una cesura netta: a settembre, ad esempio, gli ultimi pomodori, che restano verdi perché non giungono a maturazione, si incontrano con le prime zucche e i cavolfiori che annunciano l'arrivo dell'autunno.
Far lessare il cavolfiore in acqua leggermente salata. Frullarlo con un pochino della sua acqua di cottura, sale, pepe e olio, disponendo la crema ottenuta nei piatti di portata. Tagliare la zucca a cubetti e saltarla in padella con olio, aglio e un pizzico di sale. Affettare finemente le cipolle e dividere i pomodorini a […]In abbinamento a uno spiedino di pesce spada arrostito o a uno spiedino di pollo arrosto, condito con un battuto alla menta, queste zucchine sono una poesia.
Tagliare le zucchine a rondelle. Se possibile, farle asciugare al sole per qualche ora, quindi friggerle in olio bollente e profondo. Asciugare su carta assorbente. Condirle con foglioline di menta, sale, aglio a lamelle, un goccio di aceto e olio. Lasciare insaporire almeno una mezz’ora. Così come sono, sono pronte per essere gustate e, a […]No results available
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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