Un vino piemontese entra nelle prime dieci posizioni della "Top 100" di Wine Spectator

13 Nov 2024, 13:30 | a cura di
Tra le prime posizioni svelate della Top 10 di Wine Spectator si classifica alla nona posizione un grande Barolo

Wine Spectator svela i primi quattro vini all’interno delle prime dieci posizioni della Top 100 2024, la classifica dei migliori vini degustati secondo la nota rivista statunitense. Alla numero 9 troviamo un vino  italiano: il Barolo Albe '20 di G.D. Vajra con un punteggio di 94/100. L'etichetta piemontese si inserisce tra due vini californiani: il Russian River Valley Chardonnay '22 dell’azienda Ramey alla posizione n°10, e al Russian River Valley Eastside Road Neighbors ’22 della Williams Selyem alla n°8.

L'anno scorso l’azienda aveva conquistato la 26esima posizione con il Barolo Bricco delle Viole '19 con una valutazione di 96/100. Immancabilmente entra nella Top 10 anche un vino francese proveniente dal Rodano. In posizione n.7, infatti, troviamo lo Châteauneuf-du-Pape La Crau ’20 della Domaine du Vieux Télégraphe. Nei prossimi giorni saranno svelate le restanti posizioni fino a scoprire il vino in cima alla classifica venerdi 17 novembre. Per tutte le rimanenti 90 posizioni si dovrà attendere lunedì 18 novembre.

Identikit del vino

Produttori dal 1972, Vajra è un nome noto nelle Langhe. Aldo Vajra prese il controllo dei vigneti di famiglia nel 1968 e ora come allora tutta la famiglia si dedica all'azienda, in vigna come in cantina. Aldo, con la moglie Milena e i figli Giuseppe, Francesca e Isidoro, si prende cura dell'ampio parco vitato di proprietà, tra cui vigne situate nei cru Bricco delle Viole, Costa di Rose e Ravera.

Il Nebbiolo proviene da tre vigneti che si trovano ad un’altitudine  compresa tra i 380 e i 480 m slm. «Albe è il nostro tributo alla tradizione e ai suoi Maestri. Nasce dall’assemblaggio da vigneti in quota di Barolo, da cui, grazie al gioco delle tre esposizioni, ogni giorno godiamo di tre Albe» scrive l’azienda. Frutto di un’annata «davvero notevole e una delle più lunghe del decennio», viene affinato 26 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia da 40,50 e 75 ettolitri. Sensazioni di ciliegia, lampone, ginepro e tratti ematici sono fusi a una vivace freschezza e a un finale lungo e strutturato.

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