"Caro Vittorio Feltri, dovresti fare un ripasso di storia della cucina". Gli chef replicano al giornalista

20 Mar 2025, 16:29 | a cura di
Folgorato sulla via della critica gastronomica dopo una lunga carriera nei giornali e in politica, il giornalista scrive una guida sulla cucina del Nord e dice la sua su quella del Sud. Ecco cosa rispondono gli chef

Nel lontano luglio 2024 Vittorio Feltri, parlando della sua amata Roma "santa e dannata" in un'intervista al Tempo, ne elogiava anche il modo di vivere il cibo, conviviale e "spettinato" ma sempre "de core": «A Roma si mangia da dio» affermava il direttore del Giornale, bergamasco classe 1943 «dal ristorante rinomato alla trattoria nei vicoli, i menu  ti ingolosiscono e ti mettono allegria, la pasta alla gricia, all’amatriciana, i carciofi alla romana, la vignarola, i fiori di zucca, l’abbacchio a scottadito, sono piatti che rimpiango anche io che ormai mangio come un canarino, ma è l’atmosfera che ti avvolge e coinvolge, come quando il cameriere ti porge la pietanza dicendo: "Magna dottò che sto piatto cancella i pensieri e te rimette ar mondo!".

Pizza e spaghetti "solo schifezze"

Nell'arco di nemmeno un anno tra Feltri e la gricia si dev'essere evidentemente rotto qualcosa. Dopo la conversione in critico gastronomico, pubblica il libro Mangia come scrivi, scritto insieme al Tommaso Farina, sostanzialmente una guida di 35 ristoranti tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia dove assaggiare «l’alta cucina del Nord». E su Cook racconta: «Io ragiono con la testa da giornalista. Mai nessuno ha scritto un libro sulla cucina del Nord: si parla solo di Puglia, Sicilia, Napoli. Ma anche qui c’è una cucina di livello da raccontare: giusto restituirle dignità. E dico di più. Con Farina scriveremo un altro libro, Le ricette facili del Nord . Sceglieremo i piatti assieme». Dice inoltre che sono i pizzoccheri della sua patria il piatto simbolo d'Italia, che lui campa con due uova al giorno "bevute" con Marsala e altrettanti bicchieri di latte (niente pesce né carne), e poi, coerente con la sua proverbiale verve polemica (e magari pure per fare un po' di casino attorno al libro), sferra il colpo da maestro : «Pizza e spaghetti al pomodoro? Tutte schifezze».

Gli chef "del Sud" rispondono a Feltri

La prima replica arriva dalla famiglia Iaccarino del Don Alfonso 1890, da generazioni promotori appassionati e interpreti magnifici della gastronomia e del senso di accoglienza e ospitalità mediterranei. La leggiamo su Gusto. «Gli spaghetti al pomodoro sono il piatto più amato al mondo. È grazie alla pasta che abbiamo ottenuto anche tanti successi in molti campi, anche in quello sportivo. Alla base dell'alimentazione di grandissimi campioni c'è proprio la pasta. E poi, ripeto, la nostra cucina fa bene non solo al corpo ma anche all'anima. Basta anche solo guardare il volto dei pastori in Campania, anche nei quadri, nelle immagini: sempre sorridenti, pieni di vita, a differenza di quelli di altre regioni, sempre molto tristi...».

Peppe Guida e il suo pollo arrosto

Peppe Guida

E poi si sa che il sogno nel cassetto di ogni cuoco francese è imparare a fare la pasta, come ci ricorda Peppe Guida dell'Antica Osteria di Nonna Rosa di Vico Equense, altro maestro indiscusso. «Feltri dovrebbe fare un ripasso di storia. La cucina del Sud discende dall'antica Roma, dal garum, da una cultura millenaria. Senza contare la straordinaria  biodiversità della nostra terra. Ma poi, loro con le bufale trainavano l'aratro, noi abbiamo creato l'oro bianco, il che ti dice tutto sulla forza della gente "del Nord dell'Africa"». Sottoscrive l'imperatore della colatura di alici Pasquale Torrente, patron del Convento - Casa Torrente di Cetara : «Noi siamo il Nord dell'Africa, loro il Sud della Germania, ma ha senso fare ancora l'Italia dei comuni? Parlare di Nord e Sud? Inoltre se si nutre di due uova al Marsala al giorno dovrebbero ricordargli che il Marsala è eccellenza del Sud». E se venisse al Convento? «Sarebbe ospite d'onore, ci mancherebbe. Gli farei senza dubbio assaggiare le alici». Impossibile: non mangia pesce "perché il mare è pieno delle deiezioni degli 8 miliardi di persone che abitano questa terra". «Qualcosa per lui la trovo: due uova al josper con bottarga di tonno. E poi vediamo che dice».

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