Quale è la condizione lavorativa delle donne nel mondo del vino? A dare voce a numeri è Jancis Robinson, Master of Wine e tra le critiche enologiche più influenti, che sul Financial Times passa in rassegna i risultati di quanto emerso da una ricerca sulle donne che lavorano nel commercio del vino del Regno Unito. Emerge una sconcertante realtà fatta di sessismo, molestie e mondo del vino. “Quello che è sconvolgente”, ha affermato Ian Harris, ex amministratore delegato del Wine and Spirits Education Trust, “è che sono dati che non ci sorprendono”.
Sessismo e molestie, i risultati del sondaggio
Un’indagine portata avanti da Queena Wong proprietaria di Curious Vines, in collaborazione con Proof Insight che ha preso in esame 726 donne del Regno Unito che lavorano o hanno lavorato nell’ambito del vino. Il 78% trova che sessismo, pregiudizi e soprusi siano problemi imperanti nel mondo del vino. Più del 30% dichiara di essere stata vittima di molestie. Percentuale che si alza fino al 50% se si prende in considerazione la fascia tra i 18 e i 34 anni. Il 92% delle intervistate ritiene che la cultura del vino sia ancora dominata dagli uomini. Da un punto di vista di condizioni di lavoro il 54% ritiene di essere discriminata in termini di retribuzione e condizioni, con il congedo di maternità posto come un ulteriore serio problema. Un quadro d’insieme che ha portato più del 44% delle intervistate a pensare di lasciare il commercio del vino.
Le testimonianze
“Ho subito molte vessazioni da parte di capi e clienti di sesso maschile. Ho dovuto lasciare temporaneamente il settore e mi sono messa in proprio perché l'effetto sulla mia salute mentale era eccessivo. A distanza di molti anni, purtroppo, ho sentito tante storie simili” scrive una delle intervistate. E ancora “Mi sono dovuta temporaneamente ritirare a causa dei ripetuti problemi di molestie sessuali, aggressioni sessuali, sessismo e abusi di genere. È scoraggiante la mancanza di azioni concrete da parte dei leader del settore". Le testimonianze delle intervistate non fanno che rendere ancora più buia un quadro già abbastanza scuro e mettono in evidenza l’assenza di una figura a cui denunciare questi episodi. Alla luce di tutto questo Queena Wong ha dichiarato che lo studio diventi un "catalizzatore per realizzare un vero cambiamento".