Parte ufficialmente la vendemmia 2022 in Italia. Il gran caldo di questi ultimi due mesi ha accelerato la maturazione e indotto i produttori a raccogliere con un certo anticipo, considerando che le miti temperature di inverno e primavera avevano favorito una rapida fioritura e allegagione, come emerso nel consueto sondaggio del settimanale Tre bicchieri al Centro Sud e al Centro Nord. Anche la maturazione di queste uve (in foto) della tipologia moscato, in contrada Terranova, è stata notevolmente anticipata, al punto che la siciliana Settesoli (cooperativa con 6mila ettari vitati, 2mila soci e 20 milioni di bottiglie medie annue), dopo le ultime analisi di laboratorio, ha deciso di prendere forbici e raccoglitori per portare dalla vigna alla cantina i grappoli pronti per essere vinificati. Come spesso accade, è Menfi (in provincia di Trapani) l’areale che dà il via al raccolto italiano, destinato a chiudersi a novembre con le ultime varietà rosse del Vulture, della Valtellina e dell’Etna, per quella che è conosciuta anche come la vendemmia dei 100 giorni.
L’annata 2022, che sarà la prima con la certificazione nazionale (volontaria) di sostenibilità (con il protocollo Sqnpi di produzione integrata), si caratterizza per una prolungata carenza idrica che potrebbe mettere a rischio quantità e qualità se nelle zone più in sofferenza, e sono molte in Italia, non arriverà il giusto contributo delle piogge estive. Nel primo semestre, secondo dati del Cnr, si registra in media un -45% di precipitazioni in tutto lo Stivale, con forte sofferenza nel Nord Ovest. Alcuni territori stanno intervenendo con l’irrigazione di soccorso. E, purtroppo, si registrano anche dei danni da grandine dopo il recente transito nelle regioni settentrionali di flussi di aria umida dall’Atlantico, che però non risolvono la sete dei campi, come hanno evidenziato diverse associazioni agricole. A giocare un ruolo importante per l’esito del raccolto 2022 saranno anche le escursioni termiche che, per ora, non sono favorite dalle ondate di calore che stanno interessando ripetutamente la penisola. Il mese di agosto sarà quantomai decisivo per ottenere delle buone uve, finora quasi esenti da fitopatie e, pertanto, in un ottimo stato fitosanitario, condizione fondamentale per elaborare vini di qualità.
a cura di Gianluca Atzeni
foto Cantine Settesoli
Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 28 luglio luglio 2022
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