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Vini iconici e investimenti sull'arte contemporanea: i 100 anni di Pasqua Vini

La cantina veronese festeggia il centenario con fatturato in crescita, ottime performance sul mercato statunitense e nuove collaborazioni artistiche. L'ultimo progetto? Ode al futuro

  • 01 Gennaio, 1970

In collaborazione con Pasqua Vini

Vini iconici, crescita sul mercato (specie nelle Americhe) e legame sempre più stretto con il mondo dell’arte. Pasqua Vini, l’impresa vinicola veronese di proprietà della famiglia Pasqua, ambasciatrice di prestigiosi vini veneti, festeggia quest’anno 100 anni di storia dalla fondazione con uno sguardo rivolto sempre più verso il futuro.

I vini iconici della cantina veronese

Il principale motore del successo di Pasqua sono gli Icons, i vini iconici su cui l’azienda ha investito – in modo particolare negli ultimi dieci anni – e che ne hanno garantito le solide performance, nonostante le turbolenze dei mercati. L’azienda chiude infatti il 2024 con un fatturato consolidato di 63,5 milioni di euro (in crescita del 6% rispetto al 2023) e aumenta la propria quota di export che passa dall’87,6% al 90,2% rispetto all’anno precedente, presidiando 71 mercati nel mondo. Tutto questo appena 10 anni dopo l’ingresso in azienda della terza generazione della famiglia con l’avvio di una nuova governance che ha portato un profondo rinnovamento.

Alessandro e Riccardo Pasqua

Il rapporto consolidato con il mercato americano

Le brillanti performance dell’azienda nel mercato statunitense registrano una crescita di quasi il 40%: un dato in controtendenza rispetto al sensibile calo dei consumi delle bevande alcoliche oltreoceano (con il vino a -7,2% in volume e -6,3% in valore), dovuto a una maggiore attenzione salutista e alla crescita del comparto no alcol. Considerando i risultati raggiunti dal settore enologico italiano nel mercato americano (+5,4% a valore rispetto al 2023), le robuste performance di crescita Pasqua negli States sono migliori dei dati medi del settore.

I vini rossi e bianchi fermi (che rappresentano i driver di penetrazione principale di Pasqua) sono la scelta preferita dai frequent users più maturi e, se nel nostro Paese il terroir e la denominazione orientano la scelta d’acquisto, negli Usa a spingere le vendite è soprattutto l’identità dell’azienda e il vitigno.

«Festeggiare il nostro centenario con i risultati brillanti del Nord America ci rende orgogliosi» spiega Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Americas. «Stiamo lavorando per costruire un posizionamento unico e distintivo nel panorama enologico mondiale, grazie alla capacità di proporre visioni nuove ma fedeli alla nostra storia e di intercettare i cambiamenti dei trend di consumo».

Pasqua Ode al Futuro percorso installativo @pasquawines

Il legame di Pasqua con l’arte contemporanea

L’azienda conferma inoltre il legame sempre più profondo con il mondo dell’arte contemporanea che, che negli ultimi otto anni, ha sviluppato collaborazioni con una trentina di artisti. Anche in occasione delle celebrazioni del centenario, il dialogo tra Pasqua e l’arte si struttura in un progetto complesso di collaborazioni sia editoriali sia artistiche.

Tra quest’era partnership con Rizzoli per la pubblicazione del libro Ode al futuro”, che attraverso cinque vini iconici della cantina – Famiglia Pasqua, Mai Dire Mai, 11 Minutes, Hey French, Terre di Cariano Cecilia Beretta – interpretati da cinque artisti e un autore scelto per la sua cifra stilistica, codifica la visione di Pasqua sul futuro. Il libro raccoglie le loro opere d’arte, realizzate su commissione appositamente per il centenario e, in occasione di Vinitaly, si è trasformato in un’esperienza immersiva, aperto gratuitamente al pubblico.

Pasqua Ode al Futuro-@pasquawines

Ode al futuro

«Produrre vino è una sfida bellissima, che raccogliamo ogni giorno dal 1925. Catturare l’anima e l’identità di una terra o di un vitigno, trasformandole in un’opera d’arte qual è il vino, è una grande opportunità che ci viene offerta ed è nostra responsabilità coglierla», spiega Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vini. «Tra vino e arte  – conclude – esiste una connessione profonda, perché i processi creativi alla loro base sono simili. Ecco perché Pasqua fa dialogare i suoi vini con gli interpreti delle nuove forme espressive, attraverso il progetto ‘Ode al Futuro’». Con questo progetto, arrivano a circa 6 milioni di euro gli investimenti complessivi dell’azienda veronese a sostegno all’arte, dal 2018 a oggi.

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<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.

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