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Le preferenze dei consumatori su un vino non sono più un segreto: così le neuroscienze aiutano il marketing

Percezione immediata e aspettative degli individui adesso sono misurabili scientificamente, con vantaggi sul fronte comunicazione

  • 06 Aprile, 2025

Se è vero, come dimostra la fisiologia del gusto, che il vino «si beve con il naso» e che i nostri recettori riescono a creare ben oltre 10mila sfumature di sapori, è altrettanto vero che le decisioni di un individuo su un certo prodotto – e su un’etichetta – sono determinate dalla corteccia orbito-frontale, l’area del cervello destinata a influire sulle preferenze di ognuno. L’atto di bere il vino è, in generale, un fenomeno sia (altamente) emozionale sia cerebrale. E il giudizio di un individuo sul vino avviene in modalità differenti che «finalmente è possibile misurare». Lo spiega Fabio Babiloni, esperto di neuroeconomia e neuromarketing e docente all’Università La Sapienza, nella lezione tenuta al Corso di Alta FormazioneIl Vino del Futuro: nuove competenze per nuovi scenari, organizzato dalla Gambero Rosso Academy e disponibile online e on demand.

Percezione immediata e aspettative “misurabili”

Il contributo delle neuroscienze applicate al marketing risiede nella possibilità di rilevare sia la percezione immediata sia le componenti legate alle aspettative, che hanno a che fare con ciò che si pensa prima di assaggiare un vino e con tutto ciò che costituisce una scala di valori personali rispetto a determinati brand vitivinicoli sul mercato.

«Oggi, tutti questi elementi possono essere conosciuti e misurati – sottolinea Babiloni – e, soprattutto, lo si può fare senza dover interrogare le persone», evitando la mediazione del linguaggio, in quanto basta osservare i loro comportamenti con i moderni strumenti a disposizione del neuromarketing.

Fabio Babiloni – Università La Sapienza

Le applicazioni future

E se si guarda alle applicazioni future e a ciò che lo stesso neuromarketing potrà dare al vino, l’elemento più importante risiede proprio in tale capacità di rilevare in maniera scientifica questi elementi del comportamento umano. «Un fatto molto importante – conclude il professor Babiloni nella lezione tenuta alla Gambero Rosso Academy – per orientare sia la comunicazione sia il marketing del vino», con molteplici vantaggi nelle strategie commerciali: dal packaging innovativo a quello che deve essere il giusto prezzo di una bottiglia di vino.

Qui tutte le informazioni sul Corso di Alta formazione Il vino del futuro del Gambero Rosso

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