Un minimo di tre mesi di invecchiamento in bottiglia prima di essere messo in commercio e un potenziale di invecchiamento di almeno tre anni. No, non stiamo parlando di vino, o quasi. Il Komb(w)ine è una bevanda con meno dello 1,5 per cento di alcol creata a partire da mosto monovarietale, tè ed erbe aromatiche e lo Scoby, coltura di batteri e lieviti che avvia il processo di fermentazione utilizzando lo zucchero naturalmente presente nel mosto-.
«Non è un vino…anche se lo produciamo partendo dal mosto. Non è una kombucha, anche se lo produciamo con lo scoby» si legge nella nota di presentazione. Dalla collaborazione dell’enologo Andrea Moser e il proprietario di “Legend Kombucha” Ettore Ravizza, nasce un ibrido tra il mondo del vino e quello delle bevande fermentate.
Durante l’ultima edizione di Vinitaly abbiamo invitato Moser al nostro stand per far provare il suo prodotto durante l’evento Zero tasting, con cui abbiamo affrontato il tema no alcol attraverso un panel di degustazione. Secondo l’enologo, questa nuova bevanda sarebbe un’alternativa valida al vino dealcolato per via di una drastica riduzione dell’energia necessaria per produrlo. SI tratta, spiegano gli ideatori, di un prodotto enologico naturalmente analcolico.
Ma com’è dal punto di vista degustativo? A un primo sguardo, potrebbe essere scambiato per un rifermentato: tappo a corona, l’etichetta dalle geometrie astratte e il colore giallo paglierino del contenuto leggermente torbido. Appena versato emerge dal bicchiere una sensazione di lievito e agrumi, ma dopo poco il profilo olfattivo mette in mostra note ariose di pesca bianca, sfumature di anice, erbe di montagna e sensazioni di cedro insieme a note di mosto fresco. La bocca è tesa e rinfrescante, dotata di una croccante acidità che si unisce a vivide note floreali.
La beva è continua e progressiva, delicatamente tannica ed erbacea. La sensazione dell’alcol è assente, ma al sorso non manca struttura e vigore. É, però, nel finale che va trovato il punto di forza del Komb(w)ine: una chiusura affilata e pulita, a dir poco dissetante.
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