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Oltre il 40% dei ricavi del vino italiano nelle mani di appena 27 cantine. Ecco la classifica 2024 dei top brand

Guidano Cantine Riunite & Civ al primo posto della classifica di Anna di Martino. Aumenta il peso delle cooperative, con l'ingresso di Cantina di Conegliano

  • 14 Aprile, 2025

Sono 27 le cantine italiane che nel 2024 hanno superato quota 100 milioni di fatturato, per un aggregato che rappresenta oltre 6 miliardi di euro di giro d’affari, con 3,8 miliardi di esportazioni pari a quasi la metà di tutte le vendite estere di vino nazionale. Un “club over 100” come lo ha definito Anna di Martino, curatrice del consueto rapporto annuale pubblicato su L’Economia, del Corriere della sera, che nel 2024 ha visto delle uscite e dei nuovi ingressi in graduatoria.

Cantine Riunite & Civ sul gradino più alto

Il podio è dominato dalla grande cooperativa Cantine Riunite & Civ, con un giro d’affari di 676,6 milioni di euro, considerando la controllata Gruppo italiano vini (che da sola vale 428 mln). Secondo gradino per Argea, realtà industriale che fa parte del fondo Clessidra e polo vitivinicolo, guidato da Massimo Romani, con 464,2 mln di euro nel 2024 e 170 milioni di bottiglie prodotte. Terzo posto per Italian wine brands, gruppo quotato in Borsa, che sfiora 402 milioni di euro di ricavi nel 2024, per 153 milioni di bottiglie.

Corrado Casoli, presidente di Cantine Riunite

Fuori dal podio

Gli altri grandi top brand, in ordine di classifica, sono Caviro (385,2 mln), che scende sotto il tetto dei 400 mln di ricavi nel 2024; Marchesi Antinori (262,5 mln di ricavi della sola divisione vino), con un incremento nel 2024 di oltre 7 punti percentuali che consolida la posizione dello storico brand familiare toscano. Al sesto e settimo posto ci sono Cavit (253,3 mln) e La Marca (251 mln di euro). Ottava posizione per la nuova realtà Herita Marzotto wine estates (248 mln di euro), che nasce da Santa Marherita gruppo vinicolo, guidata da Gaetano Marzotto e dall’amministratore delegato Andrea Conzonato. Non posto per Fratelli Martini (233 mln, stabile sul 2023) e decimo posto per Collis Veneto Wine Group (219 mln di euro), con 70 milioni di bottiglie.

Gli altri big del vino italiano

Con ricavi sopra quota 200 milioni di euro, la classifica vede poi, in ordine decrescente, Mezzacorona, Zonin1821, Terre Cevico e Mack & Schuhle Italia (imbottigliatore pugliese con mercato principale nella distribuzione moderna). Sotto quota 200 mln, ci sono Mionetto (che è cresciuta in doppia cifra nel 2024), Tenute Piccini, Vivo Cantine, Marchesi Frescobaldi (165 mln di euro di ricavi), Cantina di Conegliano, Ermes (in rialzo del 3% a 142,7 mln di euro), Gruppo Lunelli (che include i brand Ferrari Trento e Bisol), Schenk italian wineries, Villa Sandi, Cadis 1898 (la storica cooperativa di Soave), Vignaioli Veneto Friulani, Serena Wines e, al 27esimo posto, Ruffino (Constellation Brands).

Cooperative più pesanti

Il rapporto relativo all’anno 2024 evidenzia l’aumento del peso delle cantine cooperative all’interno del gruppo di imprese con oltre 100 milioni di ricavi. Sono dodici, una in più (Cantina di Conegliano) rispetto al 2023, e valgono oltre un terzo del giro d’affari complessivo del gruppo dei 27. Rappresentano un giro d’affari di 2,9 miliardi, per 1,5 miliardi di export e circa 1,3 miliardi di bottiglie commercializzate.

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