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Nuove denominazioni

La Calabria ha un nuovo vino: via libera al disciplinare del Cirò Classico Docg

Il presidente Raffaele Librandi: "Per il Consorzio di tutela un traguardo storico". Si parte con 100mila bottiglie

  • 10 Aprile, 2025

Porte aperte a una nuova Docg in Calabria. Con la pubblicazione del nuovo disciplinare del Consorzio vini Cirò e Melissa sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, si apre il percorso verso il riconoscimento ufficiale di una denominazione fortemente voluta dai produttori. Si tratta di un punto di svolta per tutto il territorio crotonese. Tecnicamente, l’attuale Cirò Rosso Riserva si avvia a diventare Cirò Classico Docg, aprendo una nuova fase per la valorizzazione della più antica denominazione regionale, che sta ottenendo ottimi risultati nei giudizi della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. Se non ci saranno opposizioni entro 90 giorni, il passaggio alla Docg sarà ufficialmente ratificato. I volumi stimati inizialmente sono intorno alle 100mila bottiglie.

Iter iniziato nel 2019

Il traguardo della Docg è il risultato di un lungo iter burocratico che prese il via nel 2019. Per il distretto, che si estende su un’area di 9mila ettari vitati (e conta oltre 300 viticoltori con 71 cantine), si tratta del riconoscimento della qualità del vino e di una consacrazione del valore territoriale, culturale e storico dell’area produttiva, tra le colline litoranee ioniche alle prime pendici della Sila, dove il vitigno autoctono gaglioppo trova la sua massima espressione. «Con la nuova denominazione Cirò Classico – spiega il presidente Raffaele Librandi – vogliamo rafforzare il posizionamento e l’identità del Cirò Rosso Riserva, che crediamo abbia le caratteristiche per diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale».

Ciro? - Librandi Tenuta Pittaffo

La caratteristiche della nuova Docg

Il Cirò Classico Docg, secondo il nuovo disciplinare, si presenta di colore rosso rubino con riflessi granati e si distingue per un profilo olfattivo intenso e complesso, in cui spiccano note di frutta rossa e spezie. Al palato è corposo, armonico e persistente, con un’evoluzione che lo rende sempre più vellutato nel tempo. Il vitigno gaglioppo è profondamente radicato nell’area cirotana, dove beneficia di suoli sedimentari ricchi di scheletro e minerali, oltre che di un microclima influenzato dal mare Ionio a est e dalle alture silane a ovest. Il paesaggio alterna terrazze fluviali, colline regolari e rilievi sabbiosi o conglomeratici, con escursioni termiche importanti e piogge concentrate in autunno, ma scarse nei priodi estivi.

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