
Oltre due milioni di dollari per un ettaro di vigneto a Barolo, più di 1,2 milioni per acquistarne uno a Bordeaux-Margaux, così come a Rutheford nella prestigiosa Napa Valley californiana. L’elenco delle aree vitivinicole più care al mondo emerge da The wealth report 2025, l’ultimo studio di Knight Frank, tra le società immobiliari leader nel settore a livello globale, in cui si prende in esame anche il segmento vitivinicolo e, in particolare, gli andamenti delle quotazioni. Prezzi, ovviamente, indicativi che «possono variare sensibilmente all’interno di una stessa regione», precisano gli analisti, ma che comunque possono consentire una lettura del mercato.
Il vigneto piemontese di Barolo, quindi, è quello risultato più caro, con un aumento del 5 per cento tra 2023 e 2024, lievemente al di sopra dei 2 milioni di dollari statunitensi (di fatto, alcune acquisizioni sono andate ben oltre la cifra indicata dalla ricerca). A seguire, la Francia con i vigneti della Aoc Margaux, nel grande areale di Bordeaux, che hanno perso il 4% in un anno ma restano a quota 1,25 milioni di dollari. La California vitivinicola si difende e, grazie ai prestigiosi vigneti della Napa Valley, spunta 1,2 milioni di dollari a Rutheford (con livelli dei listini stabili rispetto al 2023). Quarta e quinta piazza per due zone francesi: Borgogna–Côte de Nuits (1 mln di dollari, stabile) e Champagne (oltre 1 mln di dollari, +2% in un anno). Mentre l’Italia si colloca in sesta e settima posizione grazie ai vigneti per il Brunello, a Montalcino (+5% a 910mila dollari), e a quelli per la Doc Bolgheri (+3% a 810mila euro).
vigneti in Borgogna – Francia – foto di Sylvain-Brison su Unsplash
Al di sotto di queste aree si compie un salto di prezzo verso il basso notevole, dal momento che l’ottava posizione è occupata da un’altra eccellenza della Napa Valley, ovvero l’areale viticolo di Los Carneros, con quotazioni più che dimezzate, intorno a 290mila dollari per ettaro (-15% sul 2023), seguito dal piccolo distretto di North Fork, a Long Island, in cui un ettaro ha spuntato nel 2024 un costo di 250mila dollari (prezzi stabili). Al decimo posto della classifica, si trovano i vigneti toscani della Docg Chianti Classico: un ettaro nel distretto del Gallo Nero costa 180mila dollari, in aumento del 3 per cento tra 2023 e 2024.
Altre aree mondiali sono nettamente al di sotto rispetto a questi livelli. Per esempio, la Rioja, in Spagna, spunta quotazioni intorno agli 80mila dollari per ettaro; in Argentina, i vigneti di Mendoza costano la metà (40mila dollari). Più alto, il costo di un ettaro in Cile, nella Colchagua Valley, con 70mila dollari/ettaro; quotazioni simili in Sud Africa, dove l’area dello Stellenbosch arriva a 80mila dollari per ettaro (+3 per cento).
Il rapporto pubblicato da Knight Frank evidenzia anche le zone viticole emergenti, a livello internazionale. E qui il cambiamento climatico sta giocando un ruolo importante, come già evidenziato dai docenti del Corso di Alta formazione, Il Vino del Futuro, disponibile on demand sul sito della Gambero Rosso Academy. Il Regno Unito sta, infatti, beneficiando del riscaldamento globale. L’areale dell’Essex, a est di Londra, di appena 400 ettari e circa 2 milioni di bottiglie (in prevalenza spumanti), ha incrementato il valore del 20% in un anno, portandosi nel 2024 a 120mila dollari per ettaro. Interessanti anche le quotazioni del Kent & Sussex, sempre nel Regno Unito, con 110mila dollari americani per ettaro. «Stiamo osservando un incremento dei prezzi più rapido rispetto ad altri Paesi. Nell’Essex, in particolare, i produttori – osservano gli analisti di Knight Frank – stanno sperimentando diversi e nuovi vitigni, per la produzione di vini rosati e rossi fermi».
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