Il Canton Ticino è uno dei più importanti cantoni vitivinicoli elvetici, produttore di vini rossi per antonomasia. Il vigneto della Svizzera è esteso su circa 14650 ettari, il Ticino è al quarto posto come superficie vitata e il 90% della produzione è costituito da uve rosse. Le vigne si estendono per circa 1150 ettari, e abbracciano la Mesolcina, una valle della Svizzera italiana interamente nel Canton Grigioni.
Guardando la cartina, sono due le regioni che compongono il territorio e sono delimitate dal Monte Ceneri: a nord il Sopra Ceneri, a sud il Sotto Ceneri. I terreni e il clima sono diversi fra loro, a meridione, tra il lago di Lugano e Chiasso, troviamo maggior presenza di argilla, suoli ricchi e profondi che danno origine a vini eleganti e morbidi. Nella zona settentrionale del Cantone abbiamo invece terreni pietrosi, ricchi di sabbia e limo, ideali per la produzione di vini strutturati ed austeri. L’altezza delle vigne varia tra i 220 e i 700 metri di quota, dove troviamo i tipici ronchi, i pendii terrazzati che hanno una pendenza fino al 30%: viticoltura eroica, tipica delle zone alpine e prealpine. La vite è presente un po’ ovunque, da Chiasso risale verso le valli, Leventina, Blenio e Mesolcina a nord.
Sono poco meno di 2500 i viticoltori in Ticino, 110 in Mesolcina, circa 250 le cantine produttrici. Tra i vitigni protagonisti il merlot, proveniente dalla zona di Bordeaux, ricopre l’85% dell’intera produzione, che ha rimpiazzato in gran parte l’autoctona bondola, con solo 84 ettari coltivati, mentre il 10 % è rappresentato dalle uve bianche. Proprio il merlot si è rivelato in Ticino una varietà di uva versatile, dà origine a prodotti estremamente diversi fra loro, in funzione dei vari terroir. Accanto a vini rossi classici abbiamo un numero sempre maggiore di vini complessi e strutturati molto adatti all’invecchiamento. Le degustazioni di questi ultimi anni confermano l’accresciuta qualità dei prodotti immessi sul mercato. Il Ticino è probabilmente l’unica regione al mondo a vinificare in bianco l’uva merlot, sia in versione spumante che vino fermo, proponendo vini piacevoli da gustare nella loro giovinezza. Segnaliamo, infine, l’interessante tendenza all’aumento dei vitigni interspecifici, le cosidette varietà resistenti, di pari passo con l’affacciarsi di giovani generazioni che stanno portando nuova linfa e continuità a quanto già ben fatto finora.
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