La Lombardia fa 30. E si propone di slancio tra le regioni più vivaci e dinamiche dell’intero arco nazionale. La selezione è ricca di novità: con ben 17 Tre Bicchieri sur lie, rigorosamente rifermentati in bottiglia, la Lombardia è di gran lunga la prima in Italia per riconoscimenti sull’insidioso terreno del Metodo Classico. È un record, a conferma di un percorso qualitativo solido, frutto di cuvée più definite e profonde, di aderenza territoriale sempre più puntuale. Partendo dalle sponde del lago d’Iseo, la Franciacorta cresce con 11 vini premiati: ma anche lo standard medio è davvero elevato, con una produzione annua che supera i 18 milioni di bottiglie. Da un lato, si studiano attentamente nuove varietà capaci di resistere al cambiamento climatico, dall’altro, aumentano lentamente le percentuali di pinot nero e triplicano i Dosaggio Zero. Attraversiamo il Ponte della Becca e siamo in Oltrepò Pavese per trovare picchi di vera eccellenza ancora poco conosciuti al grande pubblico. Siamo convinti che nel Vecchio Piemonte si producano i migliori Metodo Classico Rosé d’Italia, ovviamente da pinot nero: tre i premiati in rosa in quest’edizione. Tanti produttori, che per anni hanno conferito le uve, si sono messi in proprio e dopo un percorso di crescita hanno raggiunto la piena maturità. Ci spostiamo sulle Alpi Retiche, in Valtellina, uno dei distretti italiani più affascinanti e dal livello medio spettacolare, qui abbiamo assaggiato anche alcuni dei rossi più fini ed espressivi. C’è spazio anche per le favole, come quella del Botticino, denominazione del Bresciano che grazie alla famiglia Noventa fa parlare di sé non solo per lo splendore dei marmi.
Infine, salutiamo calorosamente i nuovi arrivati nel club dei Tre Bicchieri: Alessio Brandolini in Oltrepò Pavese, Corte Fusia in Franciacorta e Ca’ Lojera in Lugana. Poi, le due novità in Valtènesi: le Sincette, con un Groppello d’autore, e Pasini San Giovani, grazie a un Valtènesi Chiaretto semplicemente strepitoso. Festeggiamo anche i sessant’anni della Franciacorta e i novanta del suo visionario pioniere. Auguri, Franco Ziliani!
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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