Esiste una parola giapponese difficilmente traducibile in italiano che è Hanami (花見 ). Questa parola indica un concetto complesso, riassumibile come il “guardare i fiori", e si usa per definire la tradizionale usanza nipponica di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi. Celeberrima è quella dei ciliegi giapponesi, chiamati sakura, di cui ogni anno si parla a lungo per via dell’importanza simbolica che ha per i sudditi del Mikado.
Anche a Firenze esistono dei piccoli rituali di Hanami, un periodo in cui i cittadini - dimentichi per qualche ora delle frotte di turisti (in questi mesi assenti) - si godono le fioriture: ci sono il Giardino delle Rose e il meraviglioso e unico Giardino dell'Iris, entrambi a pochi passi dal centro ma lontani dalla massa, e c’è soprattutto il pergolato del glicine di Villa Bardini. Questa fioritura spettacolare è così amata dai fiorentini da meritare una WebCam dedicata, accesa tutto l’anno. Quest’anno, per colpa della pandemia, non è stato possibile per i gigliati recarvisi, per goderne in presenza e annusare l’aria satura di profumi. Ora che finalmente si può tornare a uscire, si può parzialmente rimediare alla perdita del momento magico della fioritura approfittandone per riscoprire uno dei giardini più belli e meno conosciuti della città, che per l’estate si appresta a diventare un polo ristorativo e gastronomico: Villa Bardini.
Villa Bardini. Il giardino verticale
Nati con il nome di Villa Manadora, quelli che oggi sono giardino e villa Bardini, furono costruiti nella prima metà del Seicento. Già nella prima versione il giardino della villa, abbellito da sculture, sfruttava il declivio della collina con numerosi punti panoramici sulla città di Firenze, in particolare verso la zona di Santa Croce, ma è solo nell'Ottocento - quando un certo Giacomo Le Blanc venne in possesso della villa - che cominciò ad assomigliare alla versione attuale con il giardino all'inglese strutturato a piani e condito di vialetti tortuosi, statue e fontane. Un sorta di giardino verticale. Nel 1913 il complesso venne acquistato dall'antiquario dandy Stefano Bardini, il quale diede il via a una serie di grandi rinnovi e modifiche, trasformandola in quella che oggi conosciamo come Villa Bardini. Dopo la sua morte la villa ha subìto varie traversie e un periodo d’abbandono, per poi passare in mano al comune e venire aperta ai cittadini, oltre che divenire un centro espositivo di mostre e altre attività culturali.
Nell’estate della ristorazione in plein air dunque, è anche da qui che riparte l’offerta fiorentina, con una serie di proposte molto diverse tra di loro, volte ad accontentare ogni portafoglio e ogni palato, e a far godere di un’evasione domestica gli abitanti.
Manna Organic: La Leggenda dei Frati e l'orto di Villa Bardini
Narra la Leggenda che nel piccolo paese di Abbadia Isola, in provincia di Siena, tre frati dopo aver esagerato con cibo e vino del loro orto, ballarono e cantarono tutta la notte. Gli altri fratelli, non riuscendo né a dormire né a fermarli, decisero di chiuderli nella stanza più alta della torre dell’Abbazia, ma i tre andarono avanti a ballare e cantare per giorni e notti intere. Ancora oggi, nell’antico convento, l'11 luglio si dice che si possa sentire i fantasmi dei tre frati ancora inebriati. Come i fraticelli che ispirano il nome del suo ristorante, anche Filippo Saporito nel 2015 ha scelto di porsi su una sommità per trasmettere i piaceri del buon mangiare e bere, e come loro anche lui ha deciso che l’orto deve essere una fonte di benessere.
Se La Leggenda dei Frati è ormai da anni tra i punti di riferimento per la cucina d’alta fascia toscana, è interessante approfondire la grande novità della stagione per lo chef chiantigiano. Si tratta del progetto Manna Organic, nato dall’incontro con Simone Moschini, agricoltore naturale esperto di erbe e ortaggi tradizionali e dimenticati.
Con Simone, chef Saporito ha creato nel giardino della Villa uno spazio dedicato alla coltivazione di erbe selvatiche, fiori eduli e ortaggi poi usati per i suoi piatti - come a esempio la menta pepe (balsamica, profumata, resistente), la verbena cedrina (limonata, coriacea, dolce), la basella rubra (croccante, dal sapore ferroso, succosa e oleosa al palato), il mimolo (fresco, con note di bosco nella foglia), la mertensia maritima (salina, al sapore di ostrica, fresca, croccante). L'orto è stato allestito secondo il concetto di agricoltura sinergica per la quale le piante sono state scelte in modo che formino un mini ecosistema virtuoso, arricchendosi e proteggendosi l’un l’altra. E così, in un certo senso, l'orto è un elemento fondamentale che sostiene e arricchisce l'organismo che dall'orto arriva alla cucina e da lì al dehors, naturale complemento del ristorante: lo spazio outdoor, anche in quest'anno di regole e distanziamento, non necessita forzature: si mangia in comodi tavoli posti sotto una copertura che protegge dall’eventuale pioggia nella terrazza davanti alla sala principale del ristorante, con la possibilità di scegliere se vedere Santa Croce o se proiettarsi verso il Duomo.
Pizza e Cinema a Villa Bardini
Un concetto di coesione e sinergia è anche alla base dell'intera struttura della villa che, in vista dell’estate, mira a essere un mini ecosistema funzionante. Più i fiorentini avranno infatti ragioni per venire a scoprire la villa, più ci torneranno per nuove esperienze, in un crescendo che porta a un circolo virtuoso. Partirà a breve la proposta Pizza e Cinema, collocata nella famosa loggetta di Villa Bardini, dove sarà possibile mangiare nel locale omonimo - La Loggetta, appunto. Uno spazio informale e rilassante, in cui godere di nuova proposta alla portata di tutte le tasche, e poi rimanere per godersi un film all'aperto grazie al programma cinema dell'estate della Villa. Un modo di sostenere in un colpo solo due dei settori maggiormente colpiti dalla crisi: quello della ristorazione e quello dello spettacolo.
A Villa Bardini, l'aperitivo vista Firenze
Infine, la grande novità della stagione: nella grande terrazza davanti a Villa Bardini (verticalmente sopra a il Ristorante La Leggenda) aprirà un bar dedicato agli aperitivi, che potrebbe assicurare forse la miglior vista di Firenze e far concorrenza alle grandi terrazze degli hotel: il progetto di cui per ora si sanno solo alcuni dettagli in via confidenziale si chiamerà “APEritivo a Villa Bardini” e sarà gestito dal Chiosco ai Renai, realtà già attiva sulla proposta estiva nei dintorni della città e che sbarca ora in grande stile nel centro storico. A pochi passi da quella che fu la residenza di Galileo si potranno ammirare le stelle nell’ampio spazio esterno, sorseggiando un aperitivo nella frescura, assaggiando la proposta food locale creata partendo da una partnership con aziende agricole toscane che forniranno la materia prima. Aperto dal 2 giugno, ci si potrà andare dal giovedì alla domenica, dalle 18 alle 23.
Se la primavera pandemica ha privato i fiorentini dei fiori, possiamo solo augurarci che la rinascita passi dallo sbocciare di tante golose novità all’aria aperta per quest’estate.
a cura di Federico Silvio Bellanca