La ceca Veronika Vrecionovà è la nuova presidente della commissione Agricoltura Ue. Antonio Decaro alla guida dell'Ambiente

23 Lug 2024, 11:48 | a cura di
Delusione per l'Italia del vino che sperava in una presidenza italiana in Comagri. Ma l'elezione dell'eurodeputato del Pd può diventare strategica per l'agricoltura: a lui va anche la delega alla Sicurezza alimentare

Non sarà un italiano a guidare la Commissione agricoltura dell’Unione europea. Come presidente della Comagri, gli eurodeputati hanno scelto la ceca Veronika Vrecionová (Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei). Classe 1965 e laureata in Economia, siede in Parlamento Ue dal 2019. L’Italia ha, però, ottenuto la guida della Commissione dell’Ambiente, con l’elezione dell’ex sindaco di Bari Antonio Decaro (eurodeputati del Pd, alla sua prima volta in Europa).

Una scelta poco vitivinicola

«Stiamo iniziando una nuova legislatura, sono molto soddisfatta della fiducia che i colleghi mi hanno accordato e non vedo l’ora di avere dibattiti costruttivi – ha detto nel suo discorso di insediamento - Lavorerò duramente per migliorare le condizioni degli agricoltori. Dobbiamo ascoltarli; dobbiamo ridurre drasticamente la burocrazia. Personalmente mi concentrerò sul benessere degli animali». Non proprio una buona notizia per il settore vitivinicolo che sperava in una scelta più vicina alle proprie esigenze, con la presidenza affidata ad uno dei paesi produttori storici dell'Europa. Anche perché sono tanti i temi che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi. A partire dall’etichettatura unica europea, passando per gli health warning (dopo il caso irlandese), arrivando fino alla spinosa questione degli espianti. Tuttavia, a proposito della fuga in avanti dell'Irlanda, la Repubblica Ceca si era schierata accanto all'Italia nel contrasto all'iniziativa solitaria di Dublino.

Parlamento europeo - agricoltura - riforma delle Ig - Pac

Parlamento europeo - foto di Udo Pohlmann da Pixabay

Le parole di Lollobrigida

«Auguri di buon lavoro a Veronika Vrecionova – sono le parole del ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida, riportate dall’agenzia Agricolae - Sono certo che saprà difendere le priorità degli agricoltori e riportare la loro figura al centro dell’agenda europea dei prossimi anni. Ci attendono sfide importanti – ricorda - a partire dalla revisione della Pac, per garantire prospettive future all’intero settore, assicurare il giusto reddito agli agricoltori e ai pescatori e apportare un reale cambio di passo rispetto alle politiche pseudo ambientaliste che hanno caratterizzato molti dei provvedimenti votati a Bruxelles negli ultimi anni».

A Decaro il compito di lavorare al nuovo Green Deal

Strategica l’elezione di Decaro alla guida della Commissione Ambiente, che si occuperà anche di sanità pubblica e sicurezza alimentare: «Affronteremo il tema della transizione verde garantendo investimenti pubblici e stimolando quelli privati su larga scala - sono le sue parole - così da riuscire a salvaguardare e integrare tutti i settori dell'economia nel percorso di transizione che ci attende senza lasciare indietro nessuno. L’impegno più ambizioso sarà quello di coniugare le sfide ambientali con lo sviluppo di nuovi modelli di crescita economica sostenibile e sociale».

Dal canto loro, le principali associazioni agricole italiane hanno subito messo sul tavolo i temi con cui si confronteranno a breve con l’esponente del Pd. «Con Decaro – afferma Coldiretti – c’è sempre stato un dialogo costruttivo e siamo convinti che attraverso il suo lavoro si recuperi la centralità che merita l’agricoltura in Europa. Sarà fondamentale riconoscere all’agricoltore il ruolo di vero custode del territorio e dell’ambiente. Ci aspettiamo che anche in tema di Green Deal, si faccia un passo in avanti verso una transizione che sia finalmente pragmatica e non più ideologica».

L’augurio di Cia è affinché con Decaro «il settore torni davvero a essere uno dei pilastri dell’Europa con un Green Deal costruito finalmente con, e non contro, gli agricoltori. Cia è pronta a collaborare con la Comagri e la Comenvi per accompagnare le aziende nella transizione verde, ma costruendo insieme politiche e strumenti incentivanti per il comparto, per affrontare le sfide globali, come quella climatica, e garantire maggiore sostenibilità ambientale senza compromettere produttività agricola e sicurezza alimentare».

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