Una delle migliori pizze napoletane di Torino cambia sede. Ecco il nuovo locale di UÂO a San Salvario

11 Nov 2024, 16:26 | a cura di
Inaugurata da poco a qualche decina di metri di distanza dal primo locale, l'insegna continua a offrire l'esperienza di una verace pizzeria napoletana

L'idea fondante di UÂO è sempre stata quella di proporre a Torino la pizza napoletana, a partire da quella tradizionale a portafoglio, in un ambiente che ricordasse i vicoli della città partenopea. Gli spazi della precedente sede erano molto esigui e per mangiare sul posto ci si doveva accontentare di alcuni sgabelli. Il nuovo indirizzo di Via Berthollet, inaugurato da poco a qualche decina di metri di distanza, permette ai clienti di vivere l'esperienza di una verace pizzeria napoletana nel cuore del quartiere San Salvario, accomodandosi in un ambiente con più di 30 coperti (altrettanti nel dehors estivo).

A San Salvario come in un vicolo di Napoli

Il richiamo a elementi della cultura popolare all'ombra del Vesuvio è onnipresente. Il sottofondo musicale di genere neomelodico, rock e con classici partenopei - la foto di Pino Daniele a benedire il tutto - i ritratti di Maradona, compresa una nicchia che sembra quasi un altarino dei Bassi dedicato al "pibe de oro" e muri rasati (è una scelta estetica per ricreare un ambiente molto pop) sono alcuni degli elementi che accompagnano chi si accomoda ai tavoli.

"Nel ricreare l'ambiente c'è un elemento sentimentale, perché mia nonna era campana, ma anche di continuità con il locale precedente, nato con il nome di Uagliò nel 2019 con l'obiettivo di proporre la pizza tradizionale napoletana e in particolare quella a portafoglio nel cuore di San Salvario" racconta Daniele Lo Re, 34 anni, uno dei tre soci che all'inizio del 2022 sono subentrati nella gestione del locale ribattezzandolo UÂO. Assieme a Daniele ci sono Andrea Angileri, 31 anni, uscito dall'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e con precedenti esperienze in cucina al Combal 0 e al ristorante Consorzio di Torino e Vittorio Rostagno, già gestore di altri ristoranti nella zona del Quadrilatero Romano.

La Margherita è regina

Nel nuovo locale, con spazi decisamente più ampi e forno più performante, i tre soci hanno deciso di non ampliare eccessivamente l'offerta di pizze. Si sta sotto la ventina di tipologie, con un occhio di riguardo per la Margherita "che per noi è la regina delle pizze", chiosa Lo Re. Infatti il menù si apre con una mini-sezione dedicata proprio alle Queen Margherita. La DOP, con pomodoro, fiordilatte di Agerola, basilico e olio EVO è quella d'ingresso (a 7 €) che può anche essere rinforzata con pecorino, basilico e olio in cottura. Ci sono poi la Margherita UÂO che bufala e la Margherita special con la mozzarella di bufala affumicata, pancetta, pepe e stracciatella barese (11€). "Quello che abbiamo incrementato e migliorato è la gestione del delivery che può essere fatto anche direttamente tramite il nostro sito" spiega Lo Re. L'asporto e la consegna rappresentano una parte importante del giro d'affari, anche se il locale è posizionato strategicamente fra la stazione di Porta Nuova e il parco del Valentino, in una zona frequentata da molti giovani e da numerosi stranieri, turisti e residenti. La movida a San Salvario è data in calo, ma questo non è necessariamente un dato negativo, perché la maggior tranquillità può richiamare un genere diverso di clientela, con potenziale di spesa più alto, in un angolo del quartiere, stando solo alle pizzerie, dove certo l'offerta non manca.

Pizza nel cartone, birre artigianali e vini naturali

Le pizza non sono servite nel piatto ma nel cartone da asporto brandizzato proprio per rafforzare quell'esperienza da pizzeria popolare che sta a cuore ai tre soci. I prezzi non vanno oltre i 13,50 €, ma solo nel caso della "pizza del mese" che, al momento del nostro passaggio, era una Rustichella (crema di funghi porcini, zucca morbida in agrodolce, provola affumicata e porri fritti). Per il resto si sta fra il 9 e gli 11 € anche per pizze abbastanza elaborate e ricche come la Capricciona, con crema di pomodorino gialli, fiordilatte, prosciutto cotto arrosto, funghi trifolati, olive taggiasche, carciofini, olio al bergamotto. Prova digeribilità superata, merito di una buona lievitazione dell'impasto. Se il legame con la tradizione napoletana è l'elemento centrale di UÂO, nel menu non manca qualche piccola contaminazione. La pizza Bra'v prevede un abbinamento fra la salsiccia di Bra messa a crudo e i friarielli salsati con aglio, zenzero e olio Evo. Come stuzzichino prima della pizza ci sono le classiche frittatine di pasta, mentre per bere si sceglie fra alcune proposte del birrificio artigianale napoletano Kbirr e una piccola selezione di vini naturali in bottiglia, più due vini della casa. Fra i dolci (babà, pastiera, pizze dolci) c'è anche il tiramisù fatto in casa. Con il ritorno della bella bella stagione e per sfruttare il nuovo dehors si rilanceranno gli aperitivi in fascia pre-serale con le mini pizze, le frittatine da abbinare alla linea di aperitivi in bottiglia di Sibila.

UÂO, via Berthollet 17/B, Torino; uaopizza.it

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