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Francesca Guastella. L’artigiana della pasta
La storia di Francesca Guastella abbiamo iniziato a scoprirla esattamente un anno fa. Romana, appassionata di cibo, un percorso di formazione all’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, i primi passi nel mondo della ristorazione, e il desiderio di mettere le mani in pasta. E uno spazio a Milano – lo storico Pastificio Irma – di cui era stata pronta a raccogliere l’eredità. Nell’ultimo anno, il mondo è cambiato. E Francesca, dopo un periodo di difficoltà, ha intrapreso un nuovo progetto, sulla stessa strada fatta di passione per il lavoro artigiano, determinazione e buona volontà, ma pronta a ricominciare da zero, per cucirsi addosso l’abito più adatto non solo a sopravvivere alla crisi, ma per dimostrare a se stessa che fare impresa col cuore si può. All’abbandono di Irma, all’inizio dell’autunno scorso, è seguita una fase di progettazione piuttosto istintiva, che ha portato, da una settimana all’altra, alla nascita di Tortellobox, attività di produzione e consegna a domicilio di pasta fresca ripiena.
Tortellobox. Pasta ripiena a domicilio
Perché mattarello e sfoglia restano una costante – anzi una linea guida – nella vita di Francesca: “L’idea è nata quasi per gioco, mentre pensavo a come riorganizzare le forze. Non avevo il coraggio, né le risorse per aprire un nuovo locale. Ma dal confronto con Aurora (Zancanaro, ndr) de Le Polveri è arrivata la svolta. Il progetto? Affittare un laboratorio per lavorare solo con il delivery, facendo tutto da me”. Un posto piccolo, giusto il necessario per avere spazio di manovra, e una dotazione ridotta all’osso: spianatoia, mattarello, tritacarne. La differenza l’avrebbero fatta le materie prime e la competenza di Francesca nel tirare la sfoglia a mano: “Ho acquistato le box per le consegne, dipinto con acquerelli le prime etichette e iniziato a raccogliere gli ordini. Il passaparola mi ha sorpreso: in breve sono arrivata a consegnare una ventina di box ogni giorno, e ora è arrivato il momento di strutturare l’attività per farla crescere con criterio”.
Del resto, Tortellobox è tutto sulle spalle di Francesca: “Faccio la spesa al mercato, seleziono i fornitori, prestando anche un occhio di riguardo alle imprese al femminile; elaboro le ricette, produco la pasta a mano, confeziono le scatole e le consegno in bici, in tutta Milano (anche in provincia, con un minimo d’ordine)”. Nel frattempo la società è stata regolarmente registrata, e sta nascendo un sito per gestire l’e-commerce, per ora affidato a ordini via Instagram, email e Whatsapp. E con le scatole arrivano a casa anche le cartoline illustrate realizzate da Adry De Martino, che ha immaginato una Signora Tortellis pronta a fornire suggerimenti per la cottura della pasta e ricette golose (ideate da Francesca).
La pasta di Tortellobox
Proprio in questi giorni partono gli abbonamenti mensili: “Una volta alla settimana, ogni sabato, arriverà a casa la box con un formato di pasta sempre diverso, al costo di 20 euro (anziché i 25 previsti per l’ordine di una singola box)”. Oltre ai tortellini, l’assortimento prevede un raviolo vegetariano, un raviolo di ispirazione asiatica (come i gyoza), una pasta al forno pronta da cuocere. Ogni settimana una proposta diversa, nella quantità ideale per quattro persone (500 grammi di tortellini, 800 di ravioli vegetariani…). “I tortellini sono i classici bolognesi, piccolini, chiusi a mano, con ripieno di mortadella Igp, crudo di Parma, carne cotta come un arrostino, noce moscata, parmigiano reggiano”.
Ma nella rotazione entrano anche i tortelli di zucca mantovana, o – in questo periodo – i culurgiones sardi, ripensati con ripieno di patate, cime di rapa, fiore sardo.
Il delivery artigianale
“Mi sono resa conto che oggi, più di prima, le persone cercano cura: si sono tutti lanciati nel delivery, ma conta preservare il lato umano, comunicare il prodotto artigianale… In questo modo, per assurdo, la dimensione umana è ancor più forte di quella sperimentata in una bottega”. I primi clienti apprezzano, e rinnovano l’ordine. Ora, mentre stringe sinergie sul territorio – “presto le box saranno disponibili anche presso il forno Del Mastro, a Monza” – Francesca è in cerca di uno spazio più grande, un laboratorio che possa permettergli di ampliare l’attività, con l’idea di produrre anche salse e sughi da consegnare insieme alla pasta, e poi sviluppare una scatola per il brunch domenicale, “con qualche sfizio per iniziare (gnocco fritto, torte rustiche…), un primo e un dolcino”. La direzione, però, deve restare la stessa: “Voglio continuare a lavorare in modo semplice, non che diventi una cosa da chef, non è il mio. E non vedo all’orizzonte neppure un negozio, non lo voglio più: continuerò a concentrarmi sulle consegne e sulla qualità del servizio”.
Tortellobox – Milano – Solo delivery - Per ordini [email protected] / IG @tortellobox / Whatsapp al 3497643685
a cura di Livia Montagnoli