Cambia il ristorante milanese di Niederkofler: lo chef Alberto Toè a fine anno lascia Horto

6 Set 2024, 12:52 | a cura di
Toè, che probabilmente si dedicherà a progetti personali, passerà il testimone a un altro cuoco allievo di Niederkofler

Le voci si rincorrevano da giorni e ora è arrivata l'ufficialità: Alberto Toè, l’executive chef del ristorante milanese Horto (due forchette Gambero Rosso, una stella Michelin), lascerà la cucina dell'insegna guidata da Norbert Niederkofler a fine dicembre 2024 per dedicarsi - probabilmente - a un progetto gastronomico personale. Non c'è il nome del sostituito, ma Toè passerà il testimone a un altro cuoco allievo di Niederkofler, come annuncia la stessa proprietà: «Al termine del suo mandato, la direzione della cucina passerà a un nuovo chef, parte del giovane team di Norbert Niederkofler. In linea con l’impegno costante di Horto e dello chef Niederkofler nella valorizzazione dei giovani talenti - si legge in una nota - questa transizione rappresenta un'opportunità per arricchirsi di nuovi stimoli e visioni, mantenendo come obiettivo primario lo sviluppo di un ecosistema sostenibile e armonioso».

Toè lascia Horto di Niederkofler

L'annuncio sembra essere stato dato dato anche per calmare le acque, dopo giorni in cui si sono rincorse voci (e smentite da parte della proprietà) su una possibile uscita dello chef già a fine ottobre, a poche settimane della presentazione della Guida Michelin Italia 2025 che tradizionalmente viene fissata a novembre. Un eventuale uscita autunnale - secondo i rumors - avrebbe potuto incidere sul mantenimento della stella (una rossa e una verde), dunque il cambio a gennaio 2025 dovrebbe congelare il giudizio dato dalla "rossa".

«Il progetto di Horto è in continua evoluzione, e sono davvero orgoglioso dei traguardi che abbiamo raggiunto fino ad oggi. Con l’entusiasmo per il futuro e l’arrivo del nostro nuovo executive chef nel 2025, sono certo che continueremo a innovare e a consolidare il nostro impegno verso l’eccellenza gastronomica. Questa nuova tappa rappresenta per noi l’opportunità di espandere i confini della cucina», si è limitato a dire in una nota lo stesso Niederkofler.

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