Le food hall di Londra
Considerata, a ragione, la capitale europea delle food hall, Londra fa di tutto per tenere fede al ruolo. Nella capitale inglese sono molteplici, e in continuo aumento, le opportunità per sperimentare lo street food locale e, soprattutto, tradizioni gastronomiche confluite in città da ogni parte del mondo. Così, anche i mercati storici – dimensione originale per l'affermarsi di cucine di strada che oggi si ritrovano in contesti più patinati, diventando format di tendenza – hanno finito per popolarsi di attività che ben rappresentano il melting pot culturale londinese. E novembre, già nelle prime settimane del mese, regalerà belle sorprese agli appassionati del genere. Cominciando dal Mercato Metropolitano in arrivo con la seconda sede di Mayfair, per proseguire con il Market Hall West End di Oxford Circus, annunciato come la più grande food hall mai aperta nel Regno Unito. Non a caso, completare l'opera ha richiesto qualche mese in più del previsto; ma tra qualche settimana il nuovo mercato – all'interno dell'ex BHS - aprirà le porte al pubblico, offrendo tre piani di botteghe, dodici punti ristoro e 800 posti a sedere per fermarsi a consumare il cibo acquistato, tra tacos, baozi, pasta fresca, pizza e pollo arrosto. E già si accettano prenotazioni online per il grande party natalizio, che sarà battesimo di fuoco per la food hall.
The Borough Market Kitchen. Il mercato si allarga
Ma a tenere banco è soprattutto la crescita dello storico Borough Market, mercato ultracentenario riaperto al pubblico nel 1998, e oggi attrazione turistica per chi visita la città. Alla metà di novembre, infatti, a ridosso della struttura storica, in Jubilee Place, inaugura The Borough Market Kitchen, che di fatto sdogana l'evoluzione di un luogo nato come mercato commerciale e da diversi anni diventato polo gastronomico di riferimento per lo street food in città. In tutto venti nuovi stand, allestiti nell'area nord del mercato per ospitare altrettanti ristorantini, gestiti da cuochi e artigiani di nazionalità diverse. Alcuni di loro al Borough Market sono già presenti con un'attività di vendita al dettaglio nell'area Green, e la Cucina del mercato gli offrirà l'opportunità di raccontare gli ingredienti che conoscono bene da una prospettiva nuova. Gran parte dei prodotti nel piatto, del resto, arriveranno direttamente dai banchi locali, per esplicita richiesta del bando di assegnazione. E i clienti potranno accomodarsi a mangiare ai tavoli realizzati con materiali di recupero (tutto l'allestimento è privo di plastiche monouso). Sotto il profilo logistico, dunque, il nuovo concept prelude a una riorganizzazione degli spazi che si è resa necessaria proprio per l'evoluzione cui è andato incontro il mercato.
Cucine dal mondo. I ristorantini del Borough Market
Con l'apertura della Borough Market Kitchen, i banchi di Green Market e Three Crown Square torneranno a occuparsi principalmente di vendita al dettaglio di prodotti freschi e specialità gastronomiche; mentre gli operatori che già manifestavano velleità ristorative traslocheranno nella nuova area. Le cucine, però, saranno operative solo fino alle 17 (dalle 10 del mattino), chiudendo in concomitanza con i banchi del mercato. E questo sempre per motivi logistici: alla fine della giornata lavorativa, infatti, lo spazio tornerà a disposizione per le operazioni di stoccaggio e vendita all'ingrosso, senza snaturare le origini del luogo.
Cosa si mangerà al Borough Market Kitchen? Ci saranno le tradizioni del Sud Est asiatico, con la proposta di Mei Mei, versione moderna di un tradizionale kopitiam (caffetterie popolari in Malesia, Singapore, Indonesia), gestito dalla giovane chef Elizabeth Haigh, in arrivo dallo stellato Pidgin, e qui alle prese con un bancone da 12 posti. Poi il pintxo bar Mimo, le pietanze mediorientali di Arabica, la cucina vegetariana indiana di Horn Ok please, le spezie giamaicane di Rudie's Jerk Shack, la Grecia di Elpiniki, la cucina irachena di Juma. E tra le realtà storiche del mercato, anche il tapas bar Brindisa disporrà del suo ristorantino nell'area, che ospiterà non solo stalli permanenti, ma anche attività itineranti. In rappresentanza della cucina italiana, la pasta fresca di La tua pasta, che Francesco Boggian ha inaugurato all'interno del mercato già nel 2006.
a cura di Livia Montagnoli