Il ristorante in stile diner è già costruito, ma non c'è ancora una data di apertura. Né uno chef (nessuno pare voler essere coinvolto nel progetto), anche se sarà impossibile scoprire in anticipo chi effettivamente sarà assunto, dal momento che, come riporta il New York Times, chiunque venga contattato da Tesla per questo progetto è tenuto a firmare un accordo di riservatezza. Cosa si mangerà al ristorante di Musk? Soprattutto, sarà un flop? Verrà dato alle fiamme come le autovetture elettriche del magnate sudafricano?
Aprire un ristorante Tesla a Los Angeles
Il quartiere di Hollywood ospita un mix di diverse zone residenziali, un ricco distretto commerciale, studi cinematografici e televisivi, ed è fra i più apprezzati luoghi di svago dello Stato. Aprire un ristorante a Hollywood equivale a fare fortuna. Tranne se si è Elon Musk, il cui business sense ultimamente pare stia venendo meno. Dopo la sega elettrica di Milei, il saluto romano e le deportazioni forzate, sono state date alle fiamme centinaia di vetture nelle concessionarie Tesla di tutto il Paese (malgrado la Casa Bianca abbia deciso di trattare gli atti di vandalismo contro le vetture Tesla come terrorismo nazionale). Per non parlare del prezzo delle azioni, che è crollato del 50%. Possibile che il miliardario di Space X non capisca le implicazioni di una tale mossa, proprio nella liberal e ultra-democratica città degli angeli?
Il diner retrò-futuristico di Musk a Hollywood
Gli interrogativi sono tanti, anche se il Tesla Diner, che permetterà di ricaricare la propria vettura elettrica tutta la notte, con cinema in stile drive-in non è una totale novità: nel 2023 Musk aveva pubblicato sulla sua piattaforma X che Tesla avrebbe aperto un locale a Los Angeles, descritto come un luogo «a metà fra il film Grease e il cartone animato futuristico The Jetsons con in più la ricarica superveloce». L'intuizione del miliardario, come è già accaduto in passato, è stata quella di accaparrarsi un'importante nicchia culturale: in questo caso il fenomeno in crescita della ristorazione nelle stazioni di servizio, pergiunta nell'era delle auto elettriche, che hanno bisogno di più tempo per ricaricarsi di quanto ci vuole per riempire un serbatoio.
Ma la scelta di Los Angeles non è casuale. Mentre le immatricolazioni di veicoli Tesla in California sono diminuite di circa il 12% lo scorso anno, il modello "Y" è ancora di gran lunga l'auto nuova più venduta nello Stato. Poche città americane hanno adottato Tesla con la stessa rapidità ed entusiasmo di Los Angeles, dove i prezzi elevati del carburante, il clima caldo, l'impegno ambientale, le politiche locali e il vantaggio iniziale dell'azienda nella corsa alle auto elettriche fanno ancora percepire Tesla come l'azienda automobilistica di riferimento della città. Solo che nel frattempo, da quando è stato annunciato il progetto due anni fa, Musk è diventato una figura molto più controversa di quanto non lo fosse già.
Come appare ad oggi il ristorante Tesla
L'indirizzo dove sorge il cantiere è 7001 West Santa Monica Blvd. Sullo sfondo, campeggia sulle colline l'iconica scritta "Hollywood". Le linee curve e argentate del corpo centrale del diner sono circondate da un grande parcheggio con enormi maxi-schermi: sembra un disco volante atterrato in un drive-in anni Cinquanta. Il complesso di 2500 metri quadri, progettato dallo studio di ingegneria e architettura Stantec, procede rapidamente da quando sono iniziati i lavori nel settembre 2023. Le 30 stazioni di ricarica, super-alimentatori V4 di nuova generazione, sono sormontate da due giganteschi schermi a LED di 15 metri ciascuno, sui quali, secondo una domanda di permesso di costruzione presentata nel 2022, saranno proiettate 24 ore su 24 clip di famosi film della durata di circa 30 minuti, all'incirca il tempo necessario per ricaricare un veicolo. Dietro le vetrate del diner costruito su due piani con un rooftop, si intravedono quelle che sembrano sedute a banquette circolari. L'app Tesla a gennaio è stata aggiornata e ora include un codice QR per ordinazioni da un menu anch'esso "in costruzione". L'azienda sta già assumendo personale, il che suggerisce che il locale potrebbe essere operativo entro la fine di quest'anno.

In cucina, chi ci sarà "alla guida"
Perdonerete il gioco di parole. Da molti mesi l'azienda sta contattando chef famosi per la nuova impresa a Los Angeles, ma ad oggi non sembra esserci ancora chi abbia risposto "presente" all'appello. Il progetto è così ben custodito che chi viene approcciato deve prima firmare un accordo di riservatezza che, tra le altre cose, vieta la divulgazione dell'accordo stesso (secondo due individui che hanno firmato e chiesto l'anonimato al New York Times). Si sa invece chi non ha voluto aderire.
Nel 2016, Shake Shack aveva proposto a Tesla di installare colonnine di ricarica nei suoi parcheggi, ma la risposta fu negativa. A raccontarlo è Danny Meyer, fondatore della celebre catena di fast food newyorkese, che oggi si tiene alla larga dal nuovo progetto di Musk. «Dieci anni fa forse sì, perché allora l'azienda aveva un fascino diverso, più legato alla sostenibilità». Quando Caroline Styne e Suzanne Goin, proprietarie del gruppo di ristoranti Lucques a Los Angeles, nel 2023 hanno ricevuto una richiesta da Tesla per gestire il locale, hanno deciso di non accettare. La scorsa settimana, Styne ha sostituito la sua Tesla con una BMW elettrica. Lo chef David Chang, residente nella contea di Los Angeles, ritiene che molti suoi colleghi non saranno disposti a lavorare per Tesla, anche se non lo diranno apertamente, dato il carattere polarizzante della questione. Per i ristoratori che sono abituati a far leva su valori come l'ambiente e l'immigrazione per promuovere la propria attività, destreggiarsi tra le correnti ballerine dell'opinione pubblica può essere difficile. E anche a livello di offerta ci sono delle sfide per il Tesla Diner, in particolare per quanto riguarda la redditività in assenza di una licenza per la vendita di alcolici, non prevista per questo esercizio.
Un luogo dove i losangelini potranno guardare un film dalla loro postazione di ricarica, seduti in auto mentre mangiano un pasto consegnato da camerieri sui pattini a rotelle (uno dei vari suggerimenti di Musk) fa sicuramente appello a una cultura in cui si mangia in prima battuta per vivere un'esperienza. Ma il Tesla Diner a Hollywood, principalmente per la reputazione del padrone di casa, è una roulette russa. E poi resta da vedere se riuscirà a conquistare - oltre il fattore "esperienza" - il palato di Los Angeles. Non una cosa facile.