Un mix di cioccolato e cultura mediorientale in una tavoletta da ben 20 dollari: ecco la creazione che sta facendo impazzire il web e stuzzicando l'appetito di intenditori golosi in tutto il mondo. La sua ideatrice, Sarah Hamouda, non a caso è stata soprannominata la "Willy Wonka del nuovo millennio". Fondatrice di Fix dessert chocolatier, con sede a Dubai, Hamouda ha dato vita alla tavoletta "Can't get khanafed of it": cioccolato al latte ripieno di khanafeh croccante (un dolce tipico mediorientale), crema di pistacchio e tahini. Iniziata nel 2021 come risposta alle voglie di cioccolato durante la gravidanza, la passione di Hamouda si è trasformata in una deliziosa impresa che sfida la classica tavoletta di cioccolato. Ispirandosi alle sue origini egiziane, Sarah ha creato un'intera linea di prodotti che uniscono sapori mediorientali a un design accattivante, rendendoli irresistibili per gli occhi e per il palato. Ma qual è il segreto del successo della "Can't get khanafed of it"? Sicuramente l'unicità del suo gusto, l'accostamento audace di culture e sapori, e la divertente storia dietro la sua ideazione. Ma non solo: la scarsa disponibilità della tavoletta, prodotta unicamente a Dubai, ha creato un alone di esclusività che alimenta il desiderio di assaggiarla, facendola diventare l'oggetto di una caccia al tesoro.
Il ritorno del food porn
Una texture appiccicosa, colma di ripieno strabordante alla crema e pasta kataifi croccante. Il successo di questo prodotto è stato estremamente popolare: un video Asmr ormai virale della food influencer di TikTok Maria Vehera che mangia la tavoletta nella sua auto è stato visualizzato più di 56 milioni di volte fino ad oggi, e da allora centinaia di persone hanno filmato le proprie reazioni alle tavolette o hanno creato guide alla ricetta, cercando di replicarla a casa. Il nome del laboratorio di Sarah, Fix , è l’acronimo di "freaking incredible experience"; ormai un'esperienza che tutti vogliono fare: «Tenere il passo con la domanda è stata sicuramente una sfida», afferma Hamouda. Da quando il video ha iniziato a diventare virale nel febbraio di quest'anno, infatti, l'azienda è cresciuta, passando da Hamouda e suo marito che lavoravano nella cucina di casa a un team lavorativo di 10 persone, in una cucina in affitto, e con un tetto massimo di 500 ordini al giorno, che di solito si esauriscono in pochi minuti.
Hype, critiche e concorrenza
Anche se l’innumerevole richiesta del prodotto potrebbe sembrare un problema invidiabile, Hamouda afferma che c'è stato un "contraccolpo" online, con i clienti che si lamentano della scarsità delle tavolette e criticano l'hype come uno stratagemma di marketing. La poca disponibilità delle “Can’t get khanafed of it” ha portato, inoltre, molte persone del settore a ispirarsi al “cioccolato virale di Dubai", colpendo le piattaforme di vendita al dettaglio online, mentre da casa tanti aspiranti pasticceri stanno provando a replicare questa cioccolata ripiena. Mentre alcuni potrebbero preoccuparsi della concorrenza, Hamouda è lusingata: «Riceviamo messaggi da persone che ci dicono: "Grazie per averci ispirato a essere creativi a casa”, quindi è qualcosa di cui sono orgogliosa».