Non è un paese per single: al supermercato la spesa costa il doppio di quella di una coppia

11 Nov 2024, 13:19 | a cura di
Almeno la cucina dovrebbe essere un sollievo e non un ulteriore cruccio: e invece per i single, che già faticano a pagare affitto e bollette, il supermercato è una vera giungla

I veri eroi nazionali, oggi, sono i single. Un 53% in più da sborsare ogni mese non è cosa da poco: l’analisi Coldiretti (basata sui dati Istat) parla di 337 euro spesi in media rispetto ai 220 di una famiglia di tre persone. La ricerca è stata pubblicata in occasione del Single Day, che si festeggia l'11 novembre insieme a San Martino, ma dovremmo ricordarcene ogni giorno: pensiamo cosa significhi pagare un affitto o un mutuo interamente soli, magari in una grande città come Roma, Milano o Napoli dove il mercato immobiliare è una vera giungla. Immaginiamo di non avere nessuno con cui condividere bollette e spese extra: a tutto questo si aggiunge la spesa al supermercato, che con i suoi maxi-formati famiglia è tutt’altro che conveniente per chi vive solo.

I formati famiglia che non aiutano i single

Il costo della vita è quasi raddoppiato e oggi sono 8.8 milioni le persone che vivono sole in Italia. I rincari maggiori si riscontrano nella spesa alimentare, perché i single sono costretti nella maggior parte dei casi a comprare quantità di cibo superiori al reale fabbisogno. Non esistono confezioni monoporzione e, quando si trovano, hanno prezzi superiori alla media. Un problema che finisce per pesare non solo sul portafoglio di chi vive solo ma anche sull’ambiente, con uno spreco alimentare impossibile da frenare. I negozi dello sfuso possono essere un'alternativa valida per comperare solo le quantità necessarie, ma non risolvono il problema del prezzo, che in queste botteghe è mediamente più alto rispetto ai supermercati.

Poi c’è tutto il resto. Come se non bastasse, i single si ritrovano ad affrontare un aumento dei costi delle bollette del 156% rispetto alla media pro capite di una famiglia tipo di tre persone. E il motivo è presto detto: gli appartamenti più piccoli hanno prezzi più elevati al metro quadro, sia che si tratti di affitto o acquisto. In questo panorama complesso, almeno la cucina dovrebbe essere un sollievo, e non un ulteriore cruccio.

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