Origini delle uova di Pasqua
Emblema della rinascita, ma anche della protezione, le uova a Pasqua sono immancabili. Sode e colorate da posizionare al centro della tavola oppure dolci di cioccolato con una sorpresa all’interno: almeno, questo è quello che accade in Italia. Come le fanno nel resto del mondo? Prima di scoprire tradizioni e rituali dall’estero, qualche accenno storico sulla loro origine. Pegno d’amore tra coppie e trofeo per gli sportivi nel Medioevo, bisogna attendere il Trecento perché le uova, rivestite da una foglia d’oro, diventino un regalo tipico della Pasqua, come si legge nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra. A raffinare l’arte della decorazione, Peter Carl Fabergé, orafo alla corte dei Romanov che, su ordine dello zar Alessandro III di Russia, nel 1887 creò delle uova dipinte con smalti e abbellite con pietre preziose, con meccanismi sorprendenti e un gioiello all’interno, diventate poi oggetto di collezionismo.
Più incerte, invece, le origini di quelle al cioccolato: una delle ipotesi più accreditate vuole che sia stato Luigi XIV il primo a realizzarle, una teoria plausibile considerando che fu proprio lui a concedere a David Chaillou, primo mâitre chocolatier francese, il diritto esclusivo di vendere cioccolato a Parigi. Ma quali sono le abitudini che ruotano attorno a questo prodotto? Ecco qualche curiosità dal mondo.
Le uova di Pasqua nel mondo
La caccia all’uovo in Inghilterra
Fra i rituali più originali merita un posto d’onore quello inglese della caccia alle uova: l’Easter Egg Hunt è una tradizione nata in epoca vittoriana per iniziativa dell’azienda Cadbury e dedicata ai più piccoli. La domenica di Pasqua i bambini vanno a caccia di uova per parchi e giardini, circondati da persone mascherate da coniglio pasquale: solo chi trova le uova nascoste dai familiari potrà ricevere la sorpresa portata dal coniglio. Un evento molto atteso che quest’anno sarà celebrato online con il Worldwide Hide: chiunque può “nascondere” digitalmente un uovo in qualsiasi parte del mondo, che i bambini dovranno cercare usando Google Maps. Caccia o meno, le uova della Cadbury sono le preferite di tutti gli abitanti del Regno Unito: l’azienda è infatti molto amata da grandi e piccini, nata nel 1824 per volontà di John Cadbury, che aprì una bottega a Birmingham che vendeva, fra le varie specialità, cacao e cioccolata da bere. Oggi ha sede a Uxbridge, Londra, ed è la seconda realtà al mondo per produzione di dolciumi, dal 2010 parte della multinazionale Mondelez International. Prodotto di punta nel periodo pasquale sono le Creme Egg, uova di cioccolata al latte con un morbido ripieno bianco e giallo che ricorda tuorlo e albume.
Le uova dipinte e il cestino benedetto in Polonia
A segnare l’inizio delle feste in Polonia è la swieconka, la benedizione del cestino pasquale in segno di gratitudine verso il Signore. Tradizionalmente il cestino decorato con nastrini e fiori colorati viene portato in chiesa il sabato mattina, per essere benedetto dal prete. Il cibo viene poi tenuto da parte e conservato fino alla colazione della domenica. Ma cosa si trova al suo intero? Il maslo, il burro a forma di agnello o croce, il chrzan, il rafano simbolo della Passione di Cristo, la kielbasa, la tipica salsiccia est europea, e poi le uova decorate. Si chiamano pisanki e vengono abbellite con simboli di nascita e prosperità, in ricordo della Resurrezione: sono semplici uova di gallina sode, ma dipinte in maniera davvero originale, presenti nel Paese fin dal XIII secolo, come attesta il ritrovamento di un antico manufatto a Ostòwek. Tecnica classica per dipingerle è la batik, ovvero l’uso della cera, ma c’è anche chi le colora in maniera naturale avvalendosi dell’aiuto della cipolla a buccia gialla, per arricchirle poi con fili di lana colorata.
Easter Egg Roll alla Casa Bianca
Negli Stati Uniti è il presidente in persona a divertirsi con le uova: l’annuale White House Easter Egg Roll è nato per la prima volta il 22 aprile 1878, dopo che il presidente Rutherford B. Hayes decise di aprire il parco della Casa Bianca il lunedì di Pasquetta per tutti i bambini che volevano far rotolare le loro uova. Un gioco di origini antiche che consiste nel far scivolare le uova sull’erba il più a lungo a possibile senza romperle: è proprio così che si fa ancora oggi anche alla Casa Bianca, dove è possibile imbattersi in personalità illustri nei panni del coniglio pasquale.
Svizzera: pestaggio delle uova
Anche in Svizzera arriva il coniglio pasquale, portatore di uova di cioccolato e sorprese che, durante la notte, nasconde i doni nel giardino di casa, dove i bambini dovranno poi cercarli lanciandosi in una divertente caccia al tesoro. A Rougemont, invece, ogni anno vengono esposte 12 uova di cioccolato gigante decorate a tema, proprio come fossero delle sculture, mentre nella Svizzera tedesca si svolge l’eierütschen (letteralmente, “pestaggio delle uova”), una sfida casalinga che consiste nel rompere con la punta di un uovo sodo il guscio delle uova degli avversari. Una tradizione che a Berna diventa evento pubblico, con tanto di gara a punti in scena ogni anno in pieno centro storico.
L’uovo gigante in Argentina
Non è solo la Svizzera ad avere un debole per le uova di grandi dimensioni: in Argentina la tradizione dell’uovo di Pasqua è molto sentita, tanto che ogni anno a Bariloche viene scoperto un gigantesco uovo di cioccolato. Per intenderci, si tratta di un uovo di più di 8mila chilogrammi per 10 metri d’altezza: per realizzarlo, occorre il lavoro di 70 pasticceri professionisti, che alle prime luci dell’alba iniziano a regalare la cioccolata in pezzi alle persone in fila. Quante? Negli anni passati il numero totale si aggirava attorno ai 50mila!
Coriandoli colorati in Messico
Ancora in Sud America, un rituale allegro e insolito, quello de los cascarones. Ovvero i gusci delle uova svuotati del loro contenuto naturale e riempiti di coriandoli colorati. Per tenere insieme l’involucro si usano dei fogli di velina, ma non preoccupatevi se il risultato non è preciso: le uova finiranno comunque, come da tradizione, rotte sulla testa di amici e parenti in segno di buon auspicio. Niente proteste: sembra che si tratti di un’usanza portata da Marco Polo dalla Cina, dove i gusci venivano riempiti con le spezie.
L’omelette gigante in Francia
Ormai si è capito, la parola d’ordine nel giorno di Pasqua è abbondanza. Lo sanno bene anche i francesi, che per l’occasione preparano una delle loro specialità in versione maxi: certo, non sono proprio uova pasquali, ma per preparare l’omelette gigante servono decisamente molte uova! Accade ad Haux, dove ogni anno viene servita questa enorme frittata nella piazza principale della città, preparata con oltre 4.500 uova e in grado di sfamare più di un migliaio di persone. A iniziare questa tradizione secondo la leggenda fu Napoleone, che si innamorò così tanto dell’omelette assaggiata nella cittadina che chiese agli abitanti di radunare tutte le loro uova e prepararne una gigante.
a cura di Michela Becchi