Storia della caffetteria specialty di Bologna nata durante la pandemia (da non perdere)

3 Giu 2024, 16:28 | a cura di
Croissant di pasticceria, club sandwich, biscotti artigianali e tantissimi caffè specialty a prezzi popolari: ecco la caffetteria da non perdere a Bologna

Nascere e crescere in piena crisi. È quello che è successo a Melée Cafè, un piccolo bar di Bologna fuori le mura, lontano dalle rotte turistiche: ha aperto i battenti nel gennaio 2021, ancora in piena pandemia, con tante incertezze ma un grande obiettivo, quello di diventare un riferimento nel quartiere per il caffè di qualità. Oggi, dopo qualche imprevisto e parecchia tenacia, è una caffetteria specialty coi fiocchi.

Melée Cafè, una caffetteria specialty fuori le mura a Bologna

Dietro il progetto c’è Miriana Mariotti, creativa e vulcanica titolare che ha iniziato quest’avventura insieme a un socio, ma che dopo un anno si è ritrovata sola, «le nostre strade si sono divise e allora ho colto la palla al balzo e ho deciso di compiere delle scelte più di nicchia». Quando ha aperto, Melée era un bar di buon livello ma piuttosto tradizionale, «tra mascherine, zona rossa e gialla, ci sembrava già un miracolo aver aperto». Il sogno di Miriana era quello di puntare sugli specialty, di cui si è innamorata lavorano al diner statunitense America Graffiti: «Provavo tutte le bevande, ero affascinata dal filtro, così ho iniziato a studiare, poi ho fatto i primi corsi di formazione e ho conosciuto tante torrefazioni».

Caffè specialty a prezzi popolari

Al suo bar si possono bere caffè espresso o filtro, cappuccini e flat white, oltre all’amato cold brew, «che va moltissimo», un caffè estratto con acqua fredda perfetto per l’estate. Alla base, i chicchi della torrefazione Paradiso, ma anche quelli di Caffè Terzi, Pacamara Coffee Lab e tante altre micro roastery italiane e straniere. «Siamo piccolini, per me questa è una fortuna: abbiamo una clientela affezionata, che ritorna, e che col tempo ha capito il valore del buon caffè». Oggi si vende un litro di batch brew (filtro già pronto e conservato nel thermos) al giorno, «più altre 5 tazze di filtro». Una media niente male per una zona non centrale, «la clientela è perlopiù tradizionalista, non c’è l’offerta moderna che si trova in città, il fatto che molti ritornino volentieri mi rende orgogliosa».

I prezzi sono popolari, fin troppo: 1.20 euro per l’espresso base, «una miscela di Paradiso con 70% arabica e 30% robusta», 1.50 euro per le singole origini specialty, non proprio sostenibile considerando il costo della materia prima e la sua lavorazione «però i cambiamenti si fanno un passo alla volta, quando la clientela sarà pronta cercherò di alzare un po’».

Croissant, banana bread e il sogno di una produzione propria

Oltre a bere caffè, da Melée si mangia. Ci sono i croissant di Pallotti, storica pasticceria bolognese che sui lieviti della prima colazione ha sempre puntato molto, e poi dolci vegani, cinnamon roll, banana bread e altre specialità di ispirazione internazionale targate Ambè, «un laboratorio aperto da poco che realizza cookies, torte statunitensi e dolci di stampo contemporaneo». Per la pausa pranzo, ci sono club sandwich, tramezzini, panini e altri prodotti di gastronomia fredda, «ma il progetto è quello di avere un giorno un locale più grande dove poter inserire anche la cucina». Il sogno? «Avere un laboratorio di produzione, ma sto proprio sognando in grande…». Anche aprire un’attività simile nel bel mezzo di una crisi mondiale sembrava impossibile, eppure eccola qui: «In fondo, ogni progetto inizia da un desiderio un po’ folle».

Melée Café – Bologna – via Francesco Zanardi, 9 c - facebook.com/meleecafebologna

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