Datteri, decorazioni, proteine e niente litigi: il Ramadan raccontato attraverso i social

19 Mar 2024, 14:59 | a cura di
In fondo, i social servono proprio a condividere. Allora perché non usarli per spiegare bene cosa significhi per una persona musulmana osservare il digiuno?

Il mese sacro è iniziato per tutte le persone di religione islamica. Dal 10 marzo al 9 aprile è tempo di Ramadan, il digiuno dall’alba al tramonto che prevede due pasti principali: il suhur, poco prima che sorga il sole, e l’iftar, a fine giornata. Pasti caratterizzati da svariati cibi (difficile stabilirne alcuni tipici, considerando che la religione islamica è condivisa da tanti paesi con cucine differenti), che ora vengono raccontati anche sui social network.

Il digiuno del Ramadan condiviso sui social

Sono tante le persone che su TikTok hanno scelto di condividere la loro giornata in tempo di digiuno. Un modo semplice ed efficace per spiegare il significato del mese sacro, con i suoi divieti ma anche i risvolti positivi, come il grande senso di convivialità e condivisione che accomuna i pasti dopo il tramonto. Se il suhur è generalmente più leggero, con yogurt, frutta secca, fresca e centrifughe, l’iftar è composto da piatti più abbondanti, zuppe, carne, tantissime proteine, e gli immancabili datteri, simbolo del Ramadan condiviso da tutti.

Decorazioni, yogurt proteici, McDonald's

Sono video brevi, quelli che girano sui social, ma che aiutano a comprendere dei dettagli sulla religione islamica. Fondamentale, per esempio, è la parte di decorazione della casa, che accanto alle tradizionali candele ora affianca anche addobbi più moderni, specialmente nelle abitazioni dei più giovani, tra ghirlande in carta e centrotavola di legno.

Greek yogurt with berries

Yogurt, crackers, tantissima acqua, succhi di frutta. I pasti prima dell’alba si somigliano un po’ tutti, più variegati invece sono gli iftar serali, con ricette di famiglia (in molti casi rivisitate dalle nuove generazioni, che aggiungono un tocco fusion al piatto) e anche peccati di gola come un pasto da McDonald’s che per questo mese ha inserito anche pietanze halal, certificazione necessaria per la cultura islamica, che identifica tutto il cibo concesso dal Corano.

Iftar, il pasto dopo il tramonto

Fagottini di carne, roll di spinaci e formaggio spalmabile, involtini primavera, purè di patate, tantissima carne in tutte le salse, ma anche lasagne, sfoglie di cipolla e formaggio, taglieri di formaggi, costolette di agnello e bocconcini di pollo, kebab e pane. L’iftar è un momento di gran festa in famiglia, caratterizzato da tavole colorate e stracolme di pietanze: impossibile non rimanerne incantati.

Niente sesso e niente litigi

Ramadan, però, non significa solo digiuno. Ecco qualche altra curiosità: le coppie non possono avere momenti d’intimità, neanche gesti affettuosi, a meno che non siano sposati: lo spiega Yousra in un video mentre si dedica alla skincare e racconta come comportarsi se il proprio partner è musulmano. Anche marito e moglie, però, devono aspettare il calar del sole per potersi coccolare o avere rapporti. Vietato, poi, bere e fumare, persino flirtare, «ché l’atmosfera potrebbe degenerare». Ma non temete: non si può neanche litigare.

Il digiuno dei non musulmani

Come sempre, la condivisione social crea tendenza. Diverse persone non musulmane hanno deciso di tentare il digiuno, forse spinte anche da questi video, incuriosite dopo aver scoperto qualcosa in più sull’argomento: Jenni Mahatu è l’account di una viaggiatrice in solitaria che nel 2023 ha tentato di seguire il Ramadan per un giorno. Ha dichiarato di essersi sentita piena di energia nel pomeriggio, e di avvertire tutti i sensi amplificati. Alle 20.50 si è concessa dei datteri con latte di cocco alla rosa, per poi cenare.

Datteri, il simbolo del Ramadan

Tornano sempre, i datteri. Sophie spiega che assumerli a stomaco vuoto per interrompere il digiuno intensifica le loro proprietà nutraceutiche, «sono antiossidanti, antinfiammatori, perfetti». In generale, sembrano essere molti i vantaggi del digiuno: li racconta Miriam nel suo profilo, dove spiega che il Ramadan «disintossica, rigenera il sistema immunitario, abbassa il colesterolo cattivo, aiuta ad assorbire meglio i nutrienti, riduce il livello di zucchero nel sangue».

halal

Rompere il digiuno

Certo, non è sempre facile. Un trucchetto per non sentire la fame? «Quando arrivano i crampi, trattenete il fiato e tirate indietro lo stomaco per 10/20 secondi» spiega The Latin Ninja. Ma quali sono le conseguenze per chi rompe il digiuno? Di nuovo, su TikTok c’è una risposta a tutto. Se la rottura è accidentale (si beve un sorso d’acqua sovrappensiero, per esempio) non viene considerata, mentre se si mangia o beve intenzionalmente, ci sono diverse conseguenze.

Mufti Eunus Ali

L'insegnante Mufti Eunus Ali, che crea contenuti a tema per far comprendere meglio la religione islamica, spiega che per ottenere il perdono di Allah si deve digiunare per 60 giorni consecutivi. Nel caso in cui ci siano delle controindicazioni mediche, allora si deve dar da mangiare a 60 persone.

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