Cos'è il porridge
Il nome “pappa d’avena” non è allettante, e fino a qualche anno fa non lo era neanche l’aspetto. Negli ultimi tempi, invece, complice anche un ritrovato spirito salutista, il porridge è tornato alla ribalta, diventando una delle colazioni più in voga soprattutto fra i più giovani, arricchito con frutta fresca e secca, semi, salse, creme e altri ingredienti colorati e invitanti. Tanto consumato in Inghilterra quanto in Irlanda - per non parlare degli Stati Uniti, dove da decenni rappresenta una delle colazioni più comuni – questo composto morbido e dal sapore neutro ha in realtà origini scozzesi. Prima di ripercorrerne la storia, però, capiamo cos’è esattamente il porridge: si tratta di un semplice composto di fiocchi d’avena e acqua (o latte), cotti insieme a fuoco basso fino a raggiungere la consistenza di una crema più o meno densa a seconda dei gusti. Un prodotto che può essere impreziosito con ingredienti dolci e salati e che rappresenta uno dei modi più salutari per cominciare la giornata.
Come nasce il porridge
La ricetta del porridge nasce in epoca medioevale come piatto povero (in origine, infatti, era fatto solo con acqua e fiocchi d’avena), semplice, economico ma sostanzioso: l’ideale per accompagnare i lavoratori durante la giornata. Non a caso l’avena, uno dei cereali più coltivati nel Regno Unito, è ricca di fibre e proteine, oltre a sostanze grasse buone come l’acido linoleico. Un alimento con tante proprietà nutraceutiche, valido alleato contro il colesterolo cattivo e con un basso indice glicemico. La ricetta originale prevede la cottura dell’avena nell’acqua, solitamente in rapporto 1:1, ma le dosi cambiano a seconda delle preferenze personali. Oggi, inoltre, molti scelgono di sostituire l’acqua con il latte o delle bevande vegetali, per ottenere un composto più cremoso. A insaporire la pappa d’avena, fra gli abbinamenti più classici troviamo miele, sciroppo d’acero, frutta, confetture oppure una semplice spolverata di zucchero.
Haleem, il "porridge" iraniano
Curiosa variante del porridge è la ricetta iraniana dell'haleem, che al posto dell’avena prevede l’uso del grano. A questo, si aggiunge carne di agnello, pollo o tacchino, bollita e mescolata insieme al cereale e le lenticchie, fino a ottenere una consistenza e un aspetto simili a quelli della pappa d’avena. Anche in questo caso si consuma a colazione, condita con burro fuso, cannella e zucchero, insieme a una tazza di chai shirin, bevanda calda fatta con zollette di zucchero infuse direttamente insieme alle foglie di tè. Oltre a rappresentare un pasto tipico del mattino, l’haleem viene spesso servito durante il Ramadam: letteralmente, il nome significa “paziente e misericordioso”, e proprio per via della sua connessione con la misericordia islamica è scelto come rottura del digiuno.
Come preparare il porridge
Nonostante si tratti di una specialità nata in principio come pasto povero, il porridge con un po’ di fantasia può diventare una colazione ricchissima. Prima di individuare i possibili abbinamenti, parliamo delle proporzioni. A seconda della consistenza che si vuole raggiungere si dovrà aumentare la componente liquida: per una pappa d’avena non eccessivamente molle, si consiglia di usare circa 200 grammi di acqua o latte per 60 grammi di fiocchi (ma non ditelo agli inglesi: nel Regno Unito piace molto il porridge runny, più liquido). L’importante è far riposare un po’ il composto dopo la cottura, così che abbia il tempo di addensarsi per bene. Nelle giornate più calde, si può optare per la versione a freddo, con l’overnight oatmeal: si lascia l’avena nel liquido – circa 30 grammi di fiocchi per 80 grammi d’acqua – per tutta la notte e la mattina si avrà la colazione già pronta.
Abbinamenti dolci e salati
Chi l’ha detto che il porridge deve essere necessariamente dolce? L’avena ha un sapore talmente neutro che può essere abbinata praticamente a tutto. Per una colazione sostanziosa, si possono aggiungere uova e pomodoro (molto British), oppure avocado, semi e salmone affumicato, o ancora un classico bacon e uova. Come sempre, spazio alla fantasia, anche in campo dolce: oltre alle classiche spalmabili, agli sciroppi e alla frutta, si può provare con un burro di frutta secca oppure aggiungendo del cacao amaro in cottura o altre spezie a piacere, cannella in primis. Chi sceglie di utilizzare l’acqua, può conferire maggiore consistenza con un goccio di panna o una cucchiaiata di yogurt alla fine, mentre per una versione semplicissima e veloce basta aggiungere qualche goccia di miele durante la preparazione: si otterrà una pappa d’avena golosa, saporita e leggera.