Un'architetta recupera una terra abbandonata di Napoli e apre un bar con un giardino nascosto

16 Mag 2024, 14:49 | a cura di
A ideare Florist Bar è stata Stefania Salvetti, architetta paesaggista che è anche coltivatrice diretta. Un locale tutto da scoprire, tra torte alla lavanda, pane con ricotta e miele e drink con fiori eduli

Santa Maria degli Angeli, non lontano dal Rione Sanità: all’angolo di una strada residenziale si trova un posto fiabesco dove fermarsi a fare colazione in un incantevole giardino. Si chiama The Florist Bar e nasconde un più ampio progetto di riqualificazione urbana: a idearlo nel 2019 è stata Stefania Salvetti, architetta paesaggista che è anche coltivatrice diretta. Tutto nel bistrot è fatto in casa con erbe, verdure e fiori raccolti ogni mattina dalla titolare: il menu è curioso e cambia di continuo, l’atmosfera invece è sempre impagabile.

Le torte con i frutti di una terra abbandonata

L’interno del locale è piccolino ma grazioso, con vasi di fiori, mensole in legno, ceste colme di limoni, riviste e un bel bancone che espone anche i vasetti di miele prodotto da Stefania. Si apre al mattino, con torte artigianali con lavanda, limone, rosmarino e tutto ciò che la terra ha da offrire. Il progetto è partito proprio così, da quella terra abbandonata in centro a Napoli e recuperata dall’architetta, «l’azienda si chiama Il Paradisiello» racconta «lavoro in biodinamica, mi dedico alla permacultura e qualche anno fa il Comune mi ha chiesto di prendere in gestione dei giardinetti qui vicino. Lo spazio era libero e ho pensato di tentare anche con un’attività».

Piatti vegetariani e cocktail di fiori

The Florist Bar è molto frequentato, soprattutto dai turisti stranieri che qui ritrovano un ambiente autentico e un piccolo angolo di pace nel caos della città. Vicino alle torte, ci sono anche fette di pane, ricotta e miele, e poi opzioni per il brunch come bulgur con frutta secca e verdure, panini con burrata e pomodorini, ortaggi e formaggio primosale.

Da bere, oltre al caffè, ci sono i succhi di frutta, l’estratto di nespole e poi la sera si passa all’aperitivo, tra paninetti, hummus, crudité e soprattutto cocktail con fiori eduli, specialità della casa. «Il mio obiettivo è far comprendere il potenziale delle terre abbandonate, che a Napoli sono tantissime: rappresentano delle vere risorse, io credo nell’imprenditoria mirata, c’è bisogno di tanti altri posti come questo».

The Florist Bar – Napoli – via Michele Tenore, 8 - facebook.com/thefloristbar

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