The Dusky Kitchen, il blog e la cucina filippino-americana
“Perdonate la mancanza di luce naturale nelle foto. È un po’ offuscato qui”. Si presenta così Abi Balingit, ma dalle immagini dei dolci colorati - tra dolcetti di riso aromatizzati al pandan e all’anice e madeleine al litchi con glassa al tè di ibisco e petali di rosa essiccati - arriva in realtà moltissima luce. Sarà per il grande uso di frutta e foglie di tè, semi e creme dalle tonalità accese, o forse per lo spirito gioviale che emerge dalle rare foto che ogni tanto si concede di postare, sfoggiando orgogliosa il suo look variopinto, ma la sua cucina è tutt’altro che scura. Abi ama chiamarla così perché è al crepuscolo che riesce a dedicarsi alla pasticceria, passione che ha iniziato a coltivare da quando aveva tredici anni, perlopiù seguendo tutorial su internet, e che ha poi deciso di riprendere nel suo appartamento condiviso di Brooklyn, dove vive le sue avventure culinarie nonostante gli spazi ristretti.
Il blog di Abi Balingit e l’amore per la pasticceria
È il 2020 quando decide di aprire un suo blog per condividere “e tenere traccia delle mie ricette”, quelle che aveva iniziato a sperimentare per sé e anche per beneficenza. Durante l’estate della pandemia, infatti, Abi aveva raccolto fondi per far fronte all’emergenza economica causata dal Covid, vendendo scatole di dolcetti fatti in casa per aiutare la sua comunità. “Ho sentito il bisogno di raccogliere tutte le ricette che provavo”, racconta, “così ho aperto The Dusky Kitchen”, il suo spazio nel web dove dedicarsi alla pasticceria, “il mio sbocco creativo, un’attività che mi rilassa e mi aiuta a ridurre lo stress”. In fondo, curare la realizzazione di un dolce è un’esperienza viva, “multisensoriale, che mi fa sentire connessa a me stessa e alla cucina”. E soprattutto agli altri, “condividere i dolci con le persone che amo è la parte migliore della cucina”.
La pasticceria filippino-americana di Abi
Dolci che parlano di lei, della sua vita nel quartiere Bed-Stuy di Brooklyn, ma soprattutto della sua identità filippino-americana. Due culture che hanno forgiato profondamente il carattere di Abi e la sua identità culinaria, due mondi diversi che la pasticcera mescola con sapienza e intuito assecondando le voglie del momento: “La mia non è una pasticceria tradizionale. Ci sono tanti elementi nostalgici della cucina filippina, ma adoro anche le torte in stile americano, a cui magari aggiungo dell’ube - una specie di patata viola - o del pandan - pianta aromatica - per un tocco multiculturale”. Ma la pasticcera blogger attinge un po’ da ogni dove: del resto, la stessa cucina filippina “non è altro che un mix di influenze dalla Spagna, la Cina e l’America, risultato della colonizzazone”. Cucina di contaminazioni, sì, non per questo senza carattere, “si trovano sapori decisi e molto intensi. Personalmente, amo qualsiasi piatto che preveda tanto riso e un’ampia scelta di salse d’accompagnamento”. La ricetta del cuore? “Il sinigang, uno stufato di carne di maiale acidulo preparato con il tamardino, le verdure e abbinato a una salsa di pesce per una spinta ancora più sapida”.
Una pasticceria internazionale
Cerniera tra i sapori spagnoli e quelli asiatici, la cucina filippina ha fornito ad Abi l’ispirazione per preparare moltissime ricette. Basta unire“profumi tropicali a dessert classici statunitensi” per creare un nuovo dolce, “per esempio, amo aggiungere il matcha - tè verde giapponese che da anni impazza negli States - alle tradizionali caramelle al latte filippine”, oppure “incorporare i sapori di una tortina alle fragole all’interno di un dolce di riso a strati chiamata sapin-sapin”. Quel che conta è “tirare fuori il meglio dalle cucine internazionali che sono diventate il tessuto della cultura gastronomica americana e non solo”. Oltre alle sue due tavole di riferimento, Abi ama molto la cucina peruviana e quella birmana, “l’insalata di foglie di tè alla maniera birmana è uno dei miei piatti del cuore, di quelli che ordino sempre se presenti in menu”. Così come il lomo saltado, “specialità peruviana a base di carne marinata saltata servita con riso e patatine”.
Il libro Mayumu: Filipino American Desserts Remixed
Tutto questo - e molto altro - si trova sul blog di Abi, che ha naturalmente anche un’omonima pagina Instagram (@theduskykitchen). Ma la pasticcera si dedica principalmente al suo sito, curatissimo in ogni dettaglio, ricco di ricette e storie, aneddoti personali e consigli di cucina. Ricordi e omaggi alle sue radici, raccontate con delicatezza anche attraverso Flipped: Matamis Zine, una zine - piccola rivista autoprodotta - distribuita dal collettivo artistico Flash Thrive nel 2019, dove attraverso vignette illustrate si scoprono i sapori di casa, la frutta tipica filippina con la quale Abi è cresciuta, i dolci che hanno plasmato la sua cucina, dal flan di leche del papà alla maja blanca al cocco della mamma. Ma soprattutto, The Dusky Kitchen diventa ora un libro pubblicato dalla HarperCollins, Mayumu: Filipino American Desserts Remixed, un volume che raccoglie 75 ricette “oltre alle storie della mia vita, cresciuta in California e da sei anni New York”. Dolci deliziosi che parlano filippino con un forte accento americano, che mescolano i due mondi di Abi, più una sezione interamente dedicata ai prodotti delle Filippine, “una sorta di guida essenziale per conoscere meglio la cucina locale”. Senza dimenticare i consigli per riuscire a lavorare in una piccola cucina. In fondo, è da un piccolo forno in condivisione che tutto è partito… “si può rendere meraviglioso l’ordinario”.
Mayumu: Filipino American Desserts Remixed, Abi Balingit - HarperCollins - 288 pp. $ 40, 00
a cura di Michela Becchi
