Palermo nascosta. Tesori da scoprire
È nel cuore popolare di Palermo, tra vicoli, piazze e cortili nascosti di Ballarò, che la storia di Cotti in Fragranza aggiunge un nuovo tassello all'identità di un progetto sempre più indirizzato a condividere valori e potenzialità dell'integrazione sociale. Di tesori nascosti, il capoluogo siciliano è pieno. E Palermo, negli ultimi tempi, sta facendo molto per restituirli alla città, e ai numerosi turisti che atterrano a Punta Raisi in ogni periodo dell'anno. Basti pensare ai più recenti cantieri di restauro di un “rinascimento” cittadino che passa dei segreti custoditi per secoli tra le mura del convento di Santa Caterina d'Alessandria ai saloni di Palazzo Butera, al loggiato di San Bartolomeo. Sulla mappa della Palermo segreta, oltre 160 siti di interesse culturale saranno protagonisti per tutto il mese di ottobre (e fino al 3 novembre) di un'iniziativa ormai consolidata e molto attesa, che invita alla scoperta de Le Vie dei Tesori, manifestazione capace di attirare a Palermo 265mila presenze per l'edizione di un anno fa (il festival coinvolge 15 città d'arte della Sicilia). L'ex convento seicentesco dei frati Minori Cappuccini, incastonato tra le poderose facciate del Cassaro e il dedalo di Ballarò, è uno dei luoghi che la città si appresta a riscoprire, sotto il nome di Casa San Francesco. In origine ospedale per i frati, poi Collegio celato dietro le mura perimetrali della struttura conventuale, oggi il percorso di visita – ma solo in occasione delle Vie dei Tesori - offre l'opportunità di entrare nelle celle dei monaci, visitare la terrazza affacciata sul centro città e il giardino ricavato nel chiostro.
Cotti in Fragranza. Un bel progetto di economia carceraria
Proprio qui, tra piante mediterranee, ciottoli bianchi che tracciano piccoli sentieri e pedane in legno, ha preso forma il nuovo bistrot di Cotti in Fragranza, sotto la gestione della cooperativa sociale che opera all'interno del carcere minorile Malaspina. Ormai quattro anni fa l'associazione Rigenerazioni, con Lucia Lauro e Nadia Lodato, ha avviato un bel percorso di avviamento professionale incentrato sulla produzione di cibo per favorire il reinserimento dei ragazzi detenuti nell'istituto penitenziario.
E Cotti in Fragranza, nata in origine come biscotteria dolce e salata, si è rivelata nel tempo una delle più riuscite operazioni di economia carceraria del panorama nazionale (numerosi sono i progetti votati all'enogastronomia). Infatti il laboratorio è cresciuto, come pure il respiro del progetto, grazie a collaborazioni instaurate sul territorio per la creazione di packaging accattivanti, la gestione della logistica e la distribuzione dei prodotti in città, sul territorio nazionale e in Europa (i biscottini Cotti in Fragranza li trovate anche a Bruxelles, nella bottega di Belli e Buoni).
E il catalogo si è ampliato, fino a comprendere un bel numero di prodotti da forno realizzati con ingredienti di qualità, a partire dai biscottini ripieni di marmellata di mandarini di Ciaculli (i Buonicuore), per arrivare alla novità delle ultime settimane, i Picciottelli al pomodoro, caciocavallo stagionato e basilico.
Dal carcere a Casa San Frascesco. Con il giardino bistrot Al Fresco
Al lavoro sui confezionati si è aggiunta la cucina da catering, che impiega anche – con contratto regolare – giovani volenterosi richiedenti asilo. Ecco allora com'è maturata, un anno fa, l'idea di ristrutturare Casa San Francesco a Ballarò, già sede satellite del Malaspina, per farne un nuovo centro di produzione dedicato alla linea salata e alle “bontà fresche” per servizio catering, che già fornisce pasti cucinati alle mense della città e supporta eventi privati e servizi aziendali. Per linea diretta, nasce il giardino bistrot Al Fresco, che apre oggi le porte al pubblico e proporrà agli ospiti un menu da caffetteria, oltre agli sfizi salati a marchio Cotti in Fragranza e ai biscotti prodotti dai ragazzi (con apertura giornaliera dalle 9 alle 16, mentre la sera, al momento, è riservata agli eventi privati). Con l'idea di aprirsi, un giorno non troppo lontano, all'accoglienza e al turismo solidale. Intanto, Al Fresco è un'altra intelligente dimostrazione di come sia possibile far rivivere spazi storici della città scommettendo su progetti gastronomici di valore sociale e culturale. Non troppo distante, la pasticceria conventuale I Segreti del Chiostro dimostra che l'idea è vincente. Così Palermo rinnova il suo legame col passato, favorisce i progetti coraggiosi (parleremo a breve della nuova bottega delle Cuoche Combattenti) e si popola di belle realtà. A vantaggio di tutti.
Al Fresco – Casa San Francesco, vicolo Infermeria dei Cappuccini, 3 – dal 26 settembre, dalle 9 alle 16 - Pagina fb
a cura di Livia Montagnoli