All’angolo tra viale Affori e via Astesani a Milano si trova un luogo speciale. Lo è per la gentilezza del personale, per la bell’accoglienza non appena si varca la soglia, per la qualità della materia prima, ma soprattutto perché, a primo impatto, di speciale non c’è proprio niente. E va benissimo così.
Il bar da non perdere nel quartiere Isola
Siamo a Isola, zona residenziale appena a nord del centro di Milano, non distante da Parco Sempione. Un quartiere che si sta arricchendo sempre più di proposte interessanti (come Dolzeto, la pasticceria veneta che propone pandoro tutto l’anno, oppure il panificio Ciopa) e che a fine 2023 è stato insignito come uno dei più cool del momento dalla rivista Time Out. Un’area in crescita ma dove la clientela resta, prettamente, quella di quartiere. Accade anche al Bar Affori, insegna storica della zona, che dal 2019 ha deciso di voltare pagina e dedicare più attenzione al caffè.
Affori, il bar con caffè specialty
Salvatore e Alessandro Interrante il locale lo hanno preso nel 2007, poi però hanno capito di volere qualcosa in più: «Senza cambiamento non si va avanti, ci siamo resi conto che il settore del caffè si stava evolvendo e dovevamo rimanere al passo coi tempi» racconta Salvatore. Così si sono rivolti a Johnny Jeon, un vero esperto in materia, hanno fatto formazione e hanno conosciuto il mondo dei caffè specialty. Che hanno inserito poi nel menu, in diverse proposte, «non abbiamo delle torrefazioni di riferimento, cambiamo a rotazione. Ci sono sempre i chicchi de La Sosta, Le Piantagioni del Caffè e Caffè Cagliero, ma poi tanti altri che variano di continuo» da provare in espresso o in filtro.
Il passaggio agli specialty
Il locale è curato, ben arredato, ampio, con un lungo bancone e una sala accogliente, oltre al dehors esterno, piacevolissimo nelle belle giornate. Un bel bar che però è molto distante dal concetto di caffetteria specialty che si è diffuso negli ultimi anni, con un certo tipo di design e look che, per quanto elegante, non può di certo essere l'unica alternativa. Bar Affori, nella sua semplicità, è unico nel suo genere: è il classico bar di quartiere, dove però si trova un grande espresso, disponibile in blend e singole origini. I clienti hanno accolto bene la novità, «alcuni si innamorano fin dal primo assaggio, altri procedono più lentamente. Ci vuole pazienza, in Italia siamo abituati a un gusto diverso».
Per cominciare ad avvicinarsi a questo mondo, i fratelli Interrante propongono anche un blend con una percentuale di buona robusta «cerchiamo di facilitare l’approccio agli specialty, essere troppo rigidi non porta a nulla». È vero, il mondo del caffè di qualità sta crescendo in Italia, ma pregiudizi e luoghi comuni sono ancora molti, a cominciare dalla questione del prezzo: qui l’espresso base parte da €1.30 (cifra tutt’altro che importante per un caffè di qualità), poi si arriva fino a 2.50 a seconda della scelta: «Molti fanno ancora confusione su questo argomento, non tengono in considerazione il costo del personale, dell’affitto, l’energia, le attrezzature… è aumentato tutto in questi anni, perché per l’espresso non può valere lo stesso?».
Pasticceria e tavola fredda, nessuno escluso
A corredo del servizio caffetteria, brioches e pietanze fredde per il pranzo, panini e focacce fatte in casa, oltre a sfizi per l'aperitivo. Da gustare alle sedute lungo la vetrata, oppure nella sala apposita, che invita a rilassarsi e a fermarsi anche a lavorare. I lieviti del mattino sono quelli di Clèa Pasticceria Culinaria, locale che a colazione dà il meglio di sé con un’ampia varietà di cornetti, cruffin e croissant cubici, «ma poi teniamo sempre anche una piccola selezione di surgelati, per cercare di accontentare tutti». Potrà sembrare una scelta incoerente, ma qui vige una sola regola «far sentire tutti inclusi» e naturalmente dei croissant di un certo livello hanno un prezzo diverso che non tutti possono permettersi: «Per noi gli specialty non devono essere una nicchia, vogliamo essere un bar completo».
Un bar normale, che ha anche grandi caffè. Che sa dialogare con il quartiere in cui è inserito e che invoglia a tornare, che sia per una colazione lenta, per un caffè da meditazione o per un espresso preso al volo al bancone, proprio come si fa a un qualunque bar "sotto casa". Solo che qui, anche a un sorso distratto, il palato è in festa. Chapeau.
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