LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI THE BEST IN ROME & LAZIO
È ufficiale: Starbucks aprirà al centro di Roma, a pochi passi da Montecitorio, l'11 maggio 2023. L’approdo dell’impresa targata Schultz nella periferia capitolina c’è stato già un anno fa, nell’aprile del 2022, all’interno dell’outlet di Castel Romano, spazio commerciale all’aperto sempre molto affollato da romani e turisti. Una mossa strategica ben riuscita – e non c’è da stupirsene, dati i continui successi di un’impresa tutt’altro che improvvisata – che ora segna un altro goal su suolo italiano con lo Starbucks in via della Guglia, 56. Più centrale di così! Che fosse in dirittura d’arrivo si sapeva già, ma ora c’è una data, confermata da Percassi, che arriva a tre mesi dalla pubblicazione della ricerca di personale per il nuovo store: baristi, store manager e assistant store manager per lavorare sia nel locale che si appresta ad aprire sia in quello già esistente a Castel Romano.
Perché serviva uno Starbucks a Roma
Una notizia che rallegrerà i viaggiatori che hanno avuto modo di scoprire frappuccini e iced coffee nei tanti punti vendita della catena sparsi per il mondo, ma che deve rendere orgogliosi i romani in primis. Dei tanti vantaggi della presenza di Starbucks in Italia ne abbiamo parlato a più riprese, specialmente in occasione dell’inaugurazione del bellissimo Starbucks Reserve Roastery di Milano. E ancora una volta torniamo a ribadire il ruolo fondamentale che un cambiamento simile può portare in un Paese come il nostro, dove la cultura del caffè è sì storica e affascinante, ma altrettanto arretrata dal punto di vista di tendenze, cura dei macchinari, scelta e conservazione delle materie prime, preparazioni e offerta, che nella maggior parte dei bar rimane limitata solo all’espresso (nelle sue tante varianti), in molti casi mediocre. Roma in particolare offre un panorama ancora poco entusiasmante per gli amanti dell’oro nero, i cultori degli specialty che al bancone di un bar si aspettando di trovare bevande estratte correttamente e proposte in più versioni. Le eccezioni, naturalmente, non mancano e gli indirizzi dove bere una buona tazzina ci sono ma troppo pochi per una metropoli come quella capitolina, che potrà giovare di questa ventata d’aria fresca.
Starbucks al centro… e anche a Termini?
Poche insegne di fama internazionali sono divisive come il colosso di Seattle. Starbucks polarizza, da sempre. Chi lo ama e chi lo reputa un insulto all’arte del caffè. Eppure, un ulteriore modo di porsi di fronte alla sirena verde di Shultz c’è: dimenticare il lato più pop fatto di panne montate eccessive e sciroppi, prendendo a esempio la professionalità dello staff, l’ottimo servizio offerto, la proposta variegata, la stagionalità delle opzioni gastronomiche. E, non ultima, l’arguzia con cui si muove la catena in ogni Paese, come nel caso di Oleato, il caffè con extravergine pensato per i punti vendita italiani: l’olio al mattino si mangia da sempre in molti territori della Penisola, ma abbiamo avuto bisogno di Starbucks per ripensare le strategie di promozione delle nostre eccellenze. Inutile girarci tanto attorno: di Starbucks si parla sempre molto. E anche sulla location capitolina (che arriverà insieme a quella genovese e poco dopo la sede campana) si vociferavano diverse ipotesi: molti pensavano avrebbe aperto alla stazione Termini (dove, in effetti, sorgerà un altro punto, di cui ancora non si conosce una data di apertura), altri a piazza Venezia, o ancora alla Galleria di Alberto Sordi. Infine, ha vinto lo spazio di via della Guglia sviluppato su due piani, dove già da qualche settimana era comparso il logo dell’azienda. E che prestissimo accoglierà romani e turisti: restate sintonizzati.
a cura di Michela Becchi