Vini che parlano alle nuove generazioni. Le scommesse di Cesari a Vinitaly 2025 si chiamano Soave Tremenalto e Justo

In collaborazione con l’azienda Gerardo Cesari

Quando tradizione e innovazione si incontrano, il risultato è destinato a lasciare il segno, anche in Valpolicella. Lo sa bene Cesari, la storica azienda del veronese che ha saputo trasformare la 57° edizione del Vinitaly nel palcoscenico ideale per presentare due nuove proposte. Due progetti che riflettono il continuo dialogo con il territorio e la capacità di guardare oltre. Si tratta del Soave Classico DOC Tremenalto 2024, tributo alla cultura vinicola veneta, e della linea Justo, pensata per le nuove generazioni. Una strategia a due velocità, con un classico raffinato che esalta il territorio e una proposta audace per bere fuori dagli schemi.

Rafforzare il legame con il territorio

L’intuizione della Gerardo Cesari, la cantina fondata nel 1936 e acquista nel 2014 dal gruppo Caviro, simbolo delle denominazioni più importanti di tutto il territorio veneto, è semplice: arricchire la storica linea Classics –  Valpolicella Classico, Ripasso e Amarone –  con un vino che parla la lingua del territorio, il Soave Classico. Un nuovo ingresso prodotto interamente da uve garganega che, grazie alla zona di Tremenalto da cui nasce con il suo terroir vulcanico, si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e per un bouquet aromatico persistente che spazia dalla frutta matura al biancospino.

Al palato, conquista con la sua struttura delicata ma piacevolmente persistente, in una sintesi perfetta tra rispetto per le radici e attenzione ai dettagli tecnici. La vinificazione in bianco e la fermentazione a temperatura controllata, poi, garantiscono un profilo aromatico sofisticato e una freschezza ideale per accompagnare piatti leggeri.

Il vino che parla alle nuove generazioni

Se il Soave è un omaggio alla tradizione, la linea JUSTO è invece l’espressione più audace dello spirito contemporaneo di Cesari. Pensata per un pubblico giovane e dinamico, questa nuova proposta si distingue per la sua versatilità e capacità di adattarsi a più occasioni, da aperitivi informali ad abbinamenti sorprendenti, da wine bar a eventi che creino un’esperienza easy-to-drink di qualità.

La linea comprende due etichette: Justo Veneto Rosso IGT 2021 e Justo Veneto Bianco IGT 2024. Il primo, prodotto da uve corvina e merlot, cattura col suo rosso intenso e note di frutta matura e ciliegia ideali per abbinamenti informali. Il Justo Bianco, invece, nasce da uve garganega e altri vitigni a bacca bianca e si distingue per una spiccata acidità bilanciata da intriganti note di mandorla dolce. Elementi che si aggiungono a una vivacità e modernità conferite dalla vinificazione in bianco a 16°C e dalla maturazione in acciaio per quattro mesi.

Un dialogo costante tra passato e futuro

Insomma, due prodotti frutto di una visione innovativa che intercetta le nuove tendenze di consumo senza dimenticare di omaggiare il patrimonio vinicolo del territorio, così come ricordato dal Direttore Generale di Cesari. «Con queste nuove proposte – racconta Giovanni Lai – intendiamo proseguire la valorizzazione di vini identitari del nostro territorio, come il Soave. Ma allo stesso tempo la linea JUSTO conferma la nostra attitudine a intercettare le nuove tendenze, avvicinandoci al pubblico più giovane».

Un approccio che non è solo un esercizio di marketing ma che riflette la capacità di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione al momento giusto. Così il Vinitaly 2025 si rivela per Cesari non solo una vetrina per i nuovi prodotti, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti per dimostrare ancora una volta come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente nel calice.