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Fabio Zenato è di nuovo presidente del Consorzio Lugana Doc. Enoturismo e giovani i temi su cui lavorare

Dopo un difficile 2024 con il segno meno, la denominazione gardesana punta soprattutto su identità, sostenibilità, qualità e innovazione

  • 15 Aprile, 2025

Il futuro del Lugana è nel segno della continuità, con il nuovo consiglio di amministrazione che conferma alla presidenza Fabio Zenato per i prossimi tre anni. L’imprenditore, a capo dell’azienda di famiglia Le Morette, assieme a suo fratello Paolo, ha illustrato i principali obiettivi di questo nuovo incarico, dopo quello ottenuto nel 2022. «Il nostro lavoro – sono le parole di Zenato – è stato costante nel far crescere la notorietà e il valore del Lugana, ma siamo solo all’inizio».

Quattro fronti per il nuovo triennio

Dopo un 2024 con il segno meno a causa soprattutto di una vendemmia 2023 in doppia cifra negativa, che ha portato i volumi totali a 21 milioni di bottiglie, l’obiettivo del prossimo mandato è proseguire su quattro fronti che per il Consorzio (2.600 ettari, 214 produttori) sono considerati cruciali: identità, sostenibilità, qualità e innovazione. «Sono i pilastri su cui costruiremo il futuro del Lugana, rafforzando la nostra presenza nei mercati globali».

La composizione del Cda si arricchisce, infatti, con rappresentanti provenienti dalle diverse categorie produttive: viticoltori, vinificatori e imbottigliatori. A fianco al presidente, ci sono quattro vice presidenti, che affiancheranno Zenato e il direttore Edoardo Peduto nel lavoro: Roberto Girelli, Francesco Mascini, Paolo Pasini, Alberto Zenato.

Fabio Zenato, presidente Consorzio Lugana

Enoturismo e giovani al centro del programma

Considerando i vari ambiti di intervento, il Consorzio lavorerà innanzitutto sui temi della sostenibilità e del miglioramento della qualità dei vini; il lavoro su ricerca e innovazione riguarderà lo sviluppo di tecniche agricole avanzate e sperimentazioni che possano potenziare ulteriormente la qualità e identità del Lugana, grazie a un progetto di ricerca che sta per partire; in tema di promozione estera del Lugana su nuovi mercati (oggi il 65% dei volumi è esportato in 65 Paesi), si lavorerà sull’Europa, sui mercati emergenti e sulle nuove abitudini di consumo, con linguaggi sempre innovativi.

L’enoturismo è considerato, poi, un asset strategico per consolidare il legame col territorio del lago di Garda, anche con delle sinergie con altri Consorzi; infine, nel prossimo triennio si investirà sulle nuove generazioni, sia per promuovere il dinamismo imprenditoriale della Doc sia per attrarre i giovani consumatori attraverso un linguaggio contemporaneo.

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