Howard Schultz non ha fondato Starbucks. È a lui, però, che si deve il successo del gigante del caffè nel mondo, a lui che ne ha forgiato il carattere e definito gli obiettivi, e che ha continuato negli anni a strutturare nuovi progetti, sempre più innovativi. L’imprenditore, ora, dopo più di quarant’anni lascia la sua sirena verde, dimettendosi dal consiglio di amministrazione e conservando la carica di presidente emerito.
Era il 1982 quando il giovane Schultz mise piede da Starbucks, ma è al suo viaggio a Milano nell’anno successivo che si deve gran parte dell’identità del brand. Innamorato della cultura del caffè italiana, Schultz – al tempo a capo delle operazioni marketing – decise di puntare tutto sull’atmosfera intima e accogliente, l’ambiente romantico che aveva trovato nei bar milanesi. L’esperienza più del prodotto, ecco il cuore di Starbucks, impero che oggi conta 36mila negozi in 86 mercati di tutto il mondo. Al posto di Schultz arriva Wei Zhang, ex manager di Alibaba, a cui spetta il compito di favorire l’espansione di Starbucks in Cina. Una “transazione pianificata”, quella dell’imprenditore americano, già preannunciata in primavera, seppur senza motivazioni specifiche.
Attorno a una leggenda come lui non possono che circolare voci, e difatti sull’addio di Schultz a Starbucks si è già detto molto. Sono tanti, per esempio, quelli che pensano che stia pianificando una carriera politica nelle fila dei democratici americani, lui che era già sostenitore di Obama e Hilary Clinton. Ma c’è anche chi sostiene che a spingere il capitano ad abbandonare la nave siano state le recenti inchieste avviate contro l’azienda per le sue presunte condotte anti-sindacali (Starbucks è stata accusata nei mesi scorsi di aver ostacolato la formazione di rappresentanze sindacali, licenziando i dipendenti attivi, e anche di aver rimosso le decorazioni nel mese del Pride). In qualsiasi caso, il brand è ora a un punto di svolta, dopo 41 anni di guida costante: “La mia gratitudine verso i clienti che hanno aiutato Starbucks a resistere è immensa” ha dichiarato Schultz, “sono felice di aver vissuto questo viaggio”. Ora, è tempo di novità, che l’imprenditore supporterà come presidente emerito, “e come cliente”.
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