Il ristorante didattico di Villa Terzaghi
Nella cucina di Villa Terzaghi, le attività del ristorante didattico promosso dall’Associazione Maestro Martino sono iniziate in concomitanza con il pranzo di San Valentino, lo scorso 14 febbraio. All’interno della villa di Robecco sul Naviglio, alle porte di Milano, la scuola di formazione per giovani cuochi e personale di sala ha trovato casa dopo lavori di ristrutturazione che hanno rispettato la storia dell’edificio, ricavando anche uno spazio per il ristorante voluto da Carlo Cracco, che dell’associazione è fondatore e presidente. Al lavoro ci sono gli allievi della scuola, i diciotto migliori studenti provenienti degli istituti alberghieri della Lombardia, selezionati ogni anno con criteri meritocratici dall’Associazione. A Villa Terzaghi, infatti, i ragazzi possono partecipare gratuitamente a un percorso di formazione teorico e pratico, incontrando cuochi, esperti di gastronomia, produttori, e maturando un’idea sostenibile (anche in termini economici) di ristorazione, per ambire a un futuro nel settore. Quindi, oltre a frequentare workshop e laboratori di produzione, gli allievi approntano ogni settimana il pranzo della domenica, per gli ospiti che vogliono recarsi sul posto (non al momento, né fin quando la Lombardia non tornerà in zona gialla) e per l’asporto.
La box per la finale di Sanremo
Dopo il successo del pranzo dedicato agli innamorati, però, Villa Terzaghi continua a divertirsi con menu tematici, sempre a partire da un’interpretazione originale delle materie prime del territorio, con l’obiettivo di promuovere i prodotti del Parco del Ticino e il made in Italy. L’occasione, stavolta, è offerta dal Festival di Sanremo, evento nazionalpopolare che continua a portare davanti alla tv un gran numero di italiani, spesso organizzati in veri e propri gruppi d’ascolto amatoriali, con la complicità dei social network. Dopo cinque giorni di canzoni, défilé, gag più o meno riuscite, polemiche e pagelle – pur in un contesto inedito dovuto alla pandemia – la 71esima edizione del festival della canzone italiana si concluderà sabato 6 marzo, con la finale che decreterà il vincitore. E per chi già pregusta l’attesa di scoprire il risultato a notte inoltrata, i ragazzi di Villa Terzaghi preparano una speciale Sanremo Juke-Box Gourmet, menu per due in formato box da asporto, prenotabile sul sito dell’Associazione, con ritiro sabato 6 marzo, dalle 11 alle 19, o domenica 7 marzo (se avete fatto troppo tardi per seguire la finale, e non vi va di pensare al pranzo della domenica), dalle 9 alle 13.
Sanremo Juke-Box Gourmet. Il menu
Per giocare con la storia del festival, il menu (cinque portate al costo di 80 euro per due persone) si ispira ai titoli di celebri canzoni italiane premiate dal concorso. Apre la cena l’aperitivo Chiamami ancora amore, come il titolo della raffinata ballata di Roberto Vecchioni: cocktail Amortentia accompagnato da chips di panettone, spinaci, barbabietola, zafferano e pepe nero; si prosegue con L’Essenziale, in musica (quella di Marco Mengoni), e nel piatto, con l’uovo soffice su vellutata di lattuga, olive taggiasche e crostini di pane. Primo che è una dichiarazione d’amore affidata alle parole de Il Volo (Canzone per te) e a un piatto di gnocchi di patate con salsa al Grana Padano DOP, asparagi verdi cotti a bassa temperatura e polvere di pomodoro. Occidentali’s Karma, invece, prende forma in cucina come filetto di maiale del Parco del Ticino cotto a bassa temperatura con purè di mele Granny Smith e verdurine di stagione alla senape. Chiusura dolce dedicata a Diodato, vincitore del 2020 con Fai Rumore, diventata, suo malgrado, inno del primo lockdown: nel piatto, una mousse vegana al cioccolato fondente con inserto di pera, limone e miele su frolla vegana con farina di mais e semi. Pronti per eleggere la vostra canzone preferita dell’edizione 2021?
Villa Terzaghi – Robecco sul Naviglio (MI) - via S. Giovanni, 41 – per ordinare la box